“Abbiamo chiesto un intervento alla Segreteria Nazionale affinché si riveda l’accordo quadro sulle RSU in conformità all’accordo già esistente tra la parte privata e CGIL CISL e UIL per esplicitare la sanzione della decadenza nell’ipotesi del cambio di casacca dei componenti RSU eletti in una lista e poi transitati in un’altra organizzazione. Non è assolutamente possibile continuare ad assistere, pertanto, alla migrazione di soggetti RSU eletti nella lista della UIL FPL, qualcuno, fra l’altro, depositario a nostro giudizio di qualche voto solamente (a livello personale), tradendo così, di fatto, l’elettorato che si era speso per un programma elettorale in una determinata lista.
Questo è quanto succede all’Asp di Enna (esente da responsabilità l’Amministrazione) dove qualche soggetto, presumibilmente, pensa che, cambiando casacca, possa trovare non so quali agevolazioni o pseudo coperture.
A nostro giudizio il “cambio di casacca” costituisce causa di decadenza, in virtù del “vincolo di mandato” che lega gli eletti al sindacato di appartenenza.
A tal proposito si è consolidata tantissima giurisprudenza in materia, al fine di evitare queste transumanze da una organizzazione sindacale all’altra, con sentenze sia della Cassazione sia di Tribunali che cercano di arginare questo fenomeno sempre più ricorrente che nei fatti inficia l’esito del voto delle ultime elezioni della Rappresentanza Sindacale Unitaria.
Come non esiste neanche il presupposto della dichiarazione di indipendente, poiché il consenso arrivato all’eletto nella RSU è funzionale alla lista collegata, quindi, si tradisce, lo ribadiamo ancora una volta, l’elettorato.
Quando non si condivide un programma si dovrebbe avere il coraggio di dimettersi soprattutto quando il consenso è frutto di una strategia e non di mero consenso personale.
Come Organizzazione Sindacale chiederemo, alle figure preposte in seno all’Asp di Enna, di verificare se tali atteggiamenti sono legittimi chiedendo, altresì, la sostituzione dei soggetti migrati ad altri lidi con chi li segue nella lista della UIL FPL, non ultimo anche eventuale ricorso nelle sedi competenti”.
Il segretario generale Uil-Fpl
Giuseppe Adamo
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