La siciliana, Catena Fiorello Galeano, vincitrice del concorso letterario “Città del libro e della famiglia”. premiata per il suo romanzo “Ciatuzzu”

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Sabato 4 luglio scorso, nella splendida cornice di piazza della Repubblica a Pontremoli (Massa Carrara), si è svolta la terza edizione del Premio di narrativa “Città del Libro e della Famiglia”, concorso ideato e organizzato dal Forum delle Associazioni familiari, rete associativa istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento per le politiche nazionali della famiglia-.

L’evento ha coinvolto validi e pregevoli romanzieri in gara, autori dei libri selezionati da una commissione composta da esponenti del mondo culturale, presieduta dal giornalista e conduttore televisivo, Francesco Giorgino che ha espresso l’apprezzamento suo e di tutti i giurati per l’elevata qualità delle opere concorrenti.

E, infatti, non è stato facile individuare a chi assegnare il Premio.

concorso letterario Citta del libro e della famigliaPurtroppo, come in altri casi, la “dura lex” del concorso prevede, tra la sestina dei libri di merito finalisti, un solo designato vincitore.

Dopo attenta valutazione, la Giuria ha conferito quest’anno l’ambito “Premio Città del Libro e della Famiglia” alla scrittrice siciliana Catena Fiorello Galeano, per il suo romanzo “Ciatuzzu”, edito da Rizzoli.

L’opera è una testimonianza narrativa della vita familiare, con le sue dinamiche, valenze, quale luogo di accoglienza, di crescita e formazione, di cura, di incontro tra generazioni, di riscatto, di trasmissione di valori sociali ed educativi.

La trama, ambientata negli anni Sessanta, ci racconta la storia, commovente e avventurosa di un ragazzino, Ciatuzzu, (Ciatu miu, respiro mio) come lo chiamava la mamma.

“Il bambino -si legge nelle recensioni- ha nove anni e vive con la sua famiglia a Leto, un piccolo villaggio affacciato sul mare. È sempre stato un bambino felice e spensierato, ma la sua vita cambia drasticamente quando la sua mamma muore a causa di un male incurabile. Il mondo gli crolla addosso e si ritrova costretto a fare i conti con il dolore e la tristezza, senza i legami, gli affetti delle persone a lui più care. La sua vita si stravolge ulteriormente quando deve abbandonare la sua calda Sicilia per raggiungere il Belgio, dove il padre, ivi trasferitosi anni prima, si guadagna da vivere lavorando in miniera. Un cambio di vita, caratterizzato da povertà, da sacrifici non facile per un bambino di quell’età.  Ciatuzzu riesce con coraggio a far fronte alle molte difficoltà concedendosi un riscatto e un futuro migliore”.

“Il tema del romanzo –ha commentato Nino Sutera, dirigente e tesoriere nazionale del Forum delle Associazioni familiari, nonché responsabile del progetto– si inscrive peraltro in una questione più ampia, quella dell’intreccio con i processi migratori in larga scala abbastanza simili. Come quella di tante famiglie, di tanti giovani, tanti uomini che, partiti poveri lasciando la loro terra, il loro paese natio, hanno conosciuto l’avventura migratoria, soffrendo il distacco dei rapporti affettivi amicali e familiari,  superando sacrifici e difficoltà, ma con la determinazione nel voler essere protagonisti del cambiamento della propria condizione di vita, con la volontà di crearsi un destino migliore sotto un profilo economico e culturale, aiutati dall’impegno, dalla tenacia e capacità produttiva”.

Tematica questa, al centro dell’interesse e scopo del concorso, molto apprezzata nella narrazione di “Ciatuzzu”, romanzo ricco di humus letterario, di messaggi spendibili nell’ampiezza sociale e culturale, soprattutto nella visione della famiglia (anche in senso più largo), essa luogo degli affetti, delle relazioni profonde, di libertà, integrazione, rispetto, sacrificio, generosità, solidarietà.

Il momento finale dell’assegnazione  del Premio letterario è stato impreziosito da una particolare curiosità:  anche se sembra incredibile, per pura coincidenza o casualità di com’è piccolo il Mondo, a consegnare il riconoscimento letterario alla siciliana (già autrice di diversi romanzi), Catena Fiorello Galeano (di Catania), sono stati due altri siciliani, esponenti di spicco del Forum delle Associazioni familiari: il dott. Nino Sutera (di Cerami, ma vive a Brescia) responsabile del progetto e tesoriere nazionale del Forum, insieme alla prof.ssa Pinella Crimì (di Leonforte, vive a Roma) vicepresidente dell’associazione.

Carmelo Loibiso


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