Il 7 settembre, Cerami si è vestita a festa per celebrare la Madonna della Lavina, in una suggestiva processione che unisce fede, storia e tradizione.
Le origini di questo culto affondano le radici in una leggenda: si narra che un quadro raffigurante la Madonna allattante il Bambino Gesù fu ritrovato miracolosamente sulle rive del fiume Lavina. Da questo evento nacque il nome “Madonna della Lavina”, e intorno a questa effigie si sviluppò una devozione profonda, alimentata da racconti di eventi prodigiosi.
Il dipinto originale, realizzato su lavagna ovale, è oggi attribuito al celebre artista siciliano Pietro Novelli. La sua storia si intreccia con quella di un antico monastero benedettino risalente al 1531, dalle cui rovine si dice sia emerso il quadro durante una violenta tempesta.
La processione serale, momento culminante dei festeggiamenti, ha visto il quadro della Madonna portato a spalla dai fedeli dall’Abbazia di San Benedetto fino al Santuario della Lavina. Il corteo, accompagnato dalle quattro confraternite locali e dalle autorità comunali guidate dal sindaco, ha attraversato le vie del paese in un’atmosfera di profonda devozione.
Durante la celebrazione, il parroco don Gaetano Giuffrida ha offerto una riflessione sul significato spirituale dell’evento, mentre il sindaco Silvestro Chiovetta ha affidato simbolicamente la comunità di Cerami alla protezione della Vergine.
La serata è stata impreziosita da uno spettacolare show pirotecnico, che ha illuminato il cielo poco prima del rientro dell’effigie nel santuario, segnando la conclusione di questa solenne commemorazione.
Questa festa annuale non è solo un momento di culto religioso, ma rappresenta anche un importante elemento di identità culturale per Cerami, unendo la comunità nel rinnovare una tradizione secolare che continua a vivere nel cuore dei suoi abitanti.
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