ROMA (ITALPRESS) – La sicurezza dei lavoratori impegnati nei cantieri per la realizzazione delle nuove tratte autostradali e la manutenzione straordinaria di quelle esistenti è al centro del protocollo d’intesa firmato dal direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, dall’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, e dai rappresentanti delle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali dei trasporti e delle costruzioni (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Sla Cisal, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil).
Con la sottoscrizione dell’accordo, che mette le basi per una collaborazione strutturata e permanente finalizzata alla diffusione della cultura della prevenzione in tutta la filiera, si rafforza l’impegno dell’Inail per la promozione di iniziative congiunte con grandi realtà d’impresa italiane, con l’obiettivo di garantire che la salute e la sicurezza sul lavoro siano centrali anche nella fase di crescita economica trainata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Il protocollo tra Inail e il Gruppo Autostrade per l’Italia rafforza ulteriormente una efficace collaborazione, rendendola strutturata e permanente, oltre che finalizzata alla diffusione della cultura della prevenzione in tutta la filiera. Nell’ambito del Piano di trasformazione aziendale di Aspi, la sicurezza dei lavoratori è presupposto ineludibile e parte integrante di qualsiasi azione, mosso dall’ambizioso obiettivo Zero Incidenti: in questo percorso, le sinergie rafforzate con le organizzazioni sindacali sono state determinanti”, ha detto Tomasi, sottolineando come l’odierna politica aziendale vede la sicurezza dei lavoratori “al primo posto, senza alcuna deroga: una visione che si traduce quotidianamente nella costante ricerca per il potenziamento della prevenzione e della formazione dei dipendenti, nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e nella miglior definizione delle responsabilità delle parti coinvolte, in tutta la filiera. Tutto ciò deve essere accompagnato da un costante impegno sul versante culturale, a partire dai manager”.
“Aziende come la nostra – ha aggiunto – possono dare un contributo fondamentale nell’ambito dello sviluppo di buone pratiche da adottare a livello sistemico: pochi mesi fa, ad esempio, abbiamo sottoscritto un protocollo con il Ministro del Lavoro per istituire la work stop authority, che riconosce a ogni lavoratore il diritto di fermare il cantiere qualora ravveda potenziali pericoli per l’incolumità del team. Questo è un esempio di come l’innovazione nell’ambito delle prassi possa venire dal privato per poi essere esteso al comparto. Noi continueremo a lavorare in questo senso: è un nostro dovere”.
Per Tardiola, compito dell’Istituto è anche “superare la postura della funzione tradizionale che è nobile, ma per fare bene il nostro sistema sulla sicurezza dobbiamo immergerci, dobbiamo stare nei luoghi di lavoro. Stiamo cercando di farlo in molte modalità con un impegno che sta accelerando questa impostazione. Con Autostrade abbiamo da subito visto come declina il tema della sicurezza come se fosse un tema di produttività, la identifica come un criterio per essere una organizzazione che realizza opere di qualità attraverso un alto standard di sicurezza. La spada di Damocle che ha la sicurezza è che viene percepita spesso come un obbligo oneroso, come un costo”, ha concluso.
Gli ambiti di collaborazione definiti dal protocollo, che avrà durata quinquennale, in coerenza con la scadenza del Pnrr nel 2026, riguardano in particolare iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza, l’erogazione di programmi di formazione rivolti a tutti i ruoli aziendali e al personale coinvolto nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, lo studio dei fattori di rischio per la prevenzione delle patologie lavoro-correlate, la progettazione di modelli di organizzazione per la prevenzione degli infortuni e la promozione del benessere organizzativo, e l’analisi dei flussi informativi relativi agli infortuni e alle malattie professionali nei comparti di interesse e nella realizzazione di grandi opere. All’interno di “cantieri modello” appositamente individuati saranno inoltre sperimentate soluzioni tecnologiche innovative, come l’utilizzo di sensori e dispositivi di protezione individuale “intelligenti”, e introdotte nuove metodologie di formazione dei lavoratori, che prevedono anche il ricorso alla realtà virtuale in 3D.
Il punto di partenza sono i progetti di ricerca promossi dall’Inail nel campo della robotica, della realtà aumentata attraverso la visione immersiva, della sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, dello studio di materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo e dei dispositivi per la prevenzione di infortuni e malattie professionali, come gli esoscheletri collaborativi. Ciascuna iniziativa oggetto della collaborazione sarà regolata attraverso la stipula di un accordo attuativo, in cui saranno indicati, in particolare, gli obiettivi da conseguire, le specifiche attività da svolgere, il cronoprogramma e i profili dei componenti del relativo Comitato di gestione. I risultati ottenuti saranno valutati anche nell’ottica della replicabilità degli interventi e del numero dei destinatari raggiunti, direttamente o indirettamente, nella filiera autostradale.
Con la sottoscrizione dell’accordo, che mette le basi per una collaborazione strutturata e permanente finalizzata alla diffusione della cultura della prevenzione in tutta la filiera, si rafforza l’impegno dell’Inail per la promozione di iniziative congiunte con grandi realtà d’impresa italiane, con l’obiettivo di garantire che la salute e la sicurezza sul lavoro siano centrali anche nella fase di crescita economica trainata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Il protocollo tra Inail e il Gruppo Autostrade per l’Italia rafforza ulteriormente una efficace collaborazione, rendendola strutturata e permanente, oltre che finalizzata alla diffusione della cultura della prevenzione in tutta la filiera. Nell’ambito del Piano di trasformazione aziendale di Aspi, la sicurezza dei lavoratori è presupposto ineludibile e parte integrante di qualsiasi azione, mosso dall’ambizioso obiettivo Zero Incidenti: in questo percorso, le sinergie rafforzate con le organizzazioni sindacali sono state determinanti”, ha detto Tomasi, sottolineando come l’odierna politica aziendale vede la sicurezza dei lavoratori “al primo posto, senza alcuna deroga: una visione che si traduce quotidianamente nella costante ricerca per il potenziamento della prevenzione e della formazione dei dipendenti, nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e nella miglior definizione delle responsabilità delle parti coinvolte, in tutta la filiera. Tutto ciò deve essere accompagnato da un costante impegno sul versante culturale, a partire dai manager”.
“Aziende come la nostra – ha aggiunto – possono dare un contributo fondamentale nell’ambito dello sviluppo di buone pratiche da adottare a livello sistemico: pochi mesi fa, ad esempio, abbiamo sottoscritto un protocollo con il Ministro del Lavoro per istituire la work stop authority, che riconosce a ogni lavoratore il diritto di fermare il cantiere qualora ravveda potenziali pericoli per l’incolumità del team. Questo è un esempio di come l’innovazione nell’ambito delle prassi possa venire dal privato per poi essere esteso al comparto. Noi continueremo a lavorare in questo senso: è un nostro dovere”.
Per Tardiola, compito dell’Istituto è anche “superare la postura della funzione tradizionale che è nobile, ma per fare bene il nostro sistema sulla sicurezza dobbiamo immergerci, dobbiamo stare nei luoghi di lavoro. Stiamo cercando di farlo in molte modalità con un impegno che sta accelerando questa impostazione. Con Autostrade abbiamo da subito visto come declina il tema della sicurezza come se fosse un tema di produttività, la identifica come un criterio per essere una organizzazione che realizza opere di qualità attraverso un alto standard di sicurezza. La spada di Damocle che ha la sicurezza è che viene percepita spesso come un obbligo oneroso, come un costo”, ha concluso.
Gli ambiti di collaborazione definiti dal protocollo, che avrà durata quinquennale, in coerenza con la scadenza del Pnrr nel 2026, riguardano in particolare iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza, l’erogazione di programmi di formazione rivolti a tutti i ruoli aziendali e al personale coinvolto nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, lo studio dei fattori di rischio per la prevenzione delle patologie lavoro-correlate, la progettazione di modelli di organizzazione per la prevenzione degli infortuni e la promozione del benessere organizzativo, e l’analisi dei flussi informativi relativi agli infortuni e alle malattie professionali nei comparti di interesse e nella realizzazione di grandi opere. All’interno di “cantieri modello” appositamente individuati saranno inoltre sperimentate soluzioni tecnologiche innovative, come l’utilizzo di sensori e dispositivi di protezione individuale “intelligenti”, e introdotte nuove metodologie di formazione dei lavoratori, che prevedono anche il ricorso alla realtà virtuale in 3D.
Il punto di partenza sono i progetti di ricerca promossi dall’Inail nel campo della robotica, della realtà aumentata attraverso la visione immersiva, della sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, dello studio di materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo e dei dispositivi per la prevenzione di infortuni e malattie professionali, come gli esoscheletri collaborativi. Ciascuna iniziativa oggetto della collaborazione sarà regolata attraverso la stipula di un accordo attuativo, in cui saranno indicati, in particolare, gli obiettivi da conseguire, le specifiche attività da svolgere, il cronoprogramma e i profili dei componenti del relativo Comitato di gestione. I risultati ottenuti saranno valutati anche nell’ottica della replicabilità degli interventi e del numero dei destinatari raggiunti, direttamente o indirettamente, nella filiera autostradale.
– foto ufficio stampa Aspi –
(ITALPRESS).
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