Abbiamo intervistato Marco Barbanti, direttore dell’Unità operativa complessa clinicizzata di cardiologia dell’Ospedale Umberto I di Enna, professore ordinario nel Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Kore di Enna.
Marco Barbanti è cardiologo interventista che vanta una vasta esperienza nel trattamento invasivo delle cardiopatie ischemiche ed uno dei massimi esperti globali sul trattamento transcatetere delle malattie cardiache valvolari e strutturali. A testimonianza del profilo clinico ed accademico, nel 2014 è stato insignito del più importante riconoscimento internazionale nel campo dell’interventistica cardiovascolare, vincendo il TCT Thomas J. Linnemeier “Spirit of Interventional Cardiology” young investigator Award.
Professor Barbanti, da quanto tempo è direttore dell’unità operativa di Cardiologia?
Per essere precisi da giorno 1 luglio 2023. Precedentemente sono stato direttore dell’UTIC, Unità di terapia intensiva coronarica.
Vedo che indossa il camice bianco con il logo della Kore e della “Facoltà di Medicina e Chirurgia”
Sì, sono molto orgoglioso di lavorare con la Kore e con la governance rappresentata da colui che io definisco un “visionario”, il presidente Cataldo Salerno, che ha saputo vedere e andare oltre al fine di realizzare questo importante Ateneo, un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra regione.
Barbanti cita anche il rettore dell’Università kore, Francesco Tomasello, definendolo fonte di stimoli e nuove opportunità e il direttore generale Salvatore Berrittella che collabora con competenza ed energia a tutte le attività dell’ateneo.
Noi lavoriamo all’interno dell’Ospedale Umberto I dell’ASP 4 di Enna. In virtù della convenzione tra ASP e Università Kore, il nostro reparto è diventato un’unità operativa clinicizzata dell’Università Kore. Vi sono, infatti, anche due ricercatrici che insegnano presso l’Ateneo e che svolgono la loro attività assistenziale all’interno del reparto che dirigo. L’unità operativa, in effetti, non si limita a fornire assistenza all’utenza, ma si occupa anche di fare ricerca e insegnamento. Ciò accade anche in molti altri reparti; possiamo affermare infatti che l’Umberto I è da considerare a tutti gli effetti l’ospedale di riferimento dell’Università “Kore”.
Parliamo un poco dell’emodinamica di cui si è tanto detto negli ultimi tempi e i cui lavori di realizzazione sono stati appaltati.
L’emodinamica è una branca della cardiologia che consente la diagnosi e il trattamento di quasi tutte le patologie cardiache, dalla cardiopatia ischemica (il cosiddetto infarto del miocardio) alle patologie valvolari e strutturali cardiache. A breve saranno disponibili due sale di ultimissima generazione, inclusa una sala ibrida. La mia responsabilità sarà quella di mettere in moto questa importantissima “macchina salva-vita”, introducendo trattamenti per cui fino ad oggi il cittadino della provincia di Enna deve “migrare” verso altre realtà sanitarie e formando un gruppo di giovani medici e infermieri che hanno deciso di investire la loro professionalità qui ad Enna. Un sogno, quello dell’emodinamica, perseguito con tenacia ed impegno dalla Cardiologia di Enna, con anni di crescita e sviluppo.
Cosa ci può dire a proposito delle malattie cardiovascolari ed in particolare dell’incidenza sulla popolazione degli infarti.
Sono molto in aumento, ma anche queste patologie verrebbero trattate con l’emodinamica che ne ridurrebbe drasticamente la mortalità e la morbilità.
Antonella Pagaria
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