Si è svolto nella serata dell’11 aprile nella Cattedrale di Nicosia, un incontro organizzato dall’Unità pastorale
delle parrocchie San Nicolò e Santa Croce e dalla Cellula cultura e comunicazioni sociali, per parlare e far conoscere la storia e la tradizione del crocifisso Padre della Provvidenza, uno dei due Cristi simbolo della città di Nicosia.
Sono intervenuti al dibattito padre Santino Paternò, parroco della Cattedrale di San Nicolò, dove è custodito e venerato il Padre della Provvidenza ed alcune oggetti e reliquie legate alla sua storia. Padre Santino si è soffermato sull’importanza della spiritualità del crocifisso.
Mentre la più corposa tradizione e storicità legata al Padre della Provvidenza è stata trattata dal professore Michele Casalotto da sempre legato al culto di questo crocifisso.
All’interno della chiesa è stata allestita una mostra fotografica che ricorda diversi momenti storici legati alla processione del Venerdì Santo del Padre della Provvidenza, il professore Casalotto ha ricordato come un tempo il crocifisso uscisse la mattina del Venerdì Santo in processione è veniva portato in spalla per tutte le strade di Nicosia, poi dopo gli storici scontri con i seguaci del Padre della Misericordia, monsignor Gaddi, vescovo di Nicosia, decise nel 1954 di separare le due processioni. Il Padre della Misericordia custodito nella basilica di Santa Maria Maggiore viene portato in processione il terzo venerdì di novembre durante la festa del ringraziamento. Il Padre della Provvidenza esce in processione il Venerdì Santo.
Esposto anche l’atto di committenza con il quale il 20 giugno 1630 venne commissionato al crocefissaio palermitano Gaspare De Miceli la realizzazione di un crocifisso raffigurante il Cristo spirante, in legno di pioppo.
Tra gli oggetti preziosi importante anche la corona in oro donata dagli emigranti nicosiani negli Stati Uniti. Un labaro donato dagli emigranti nicosiani in Argentina. La “santa spina” una reliquia che risale al XVI secolo portata a Nicosia dalla Terra Santa e proveniente secondo le testimonianze storiche dell’epoca dalla corona di spine di Gesù.
Significativo anche il ricordo del miracolo del 1635, di cui è stato esposto l’epigrafe, celebrato con una processione la quarta domenica di quaresima. Nicosia fu colpita dalla siccità ed il Cristo fu portato in processione, cominciò a piovere e la città fu salva. Da allora nacque l’appellativo della “Provvidenza”, che fu attribuito al Cristo morente. In passato durante questa festa avveniva anche la benedizione del pane.
Ricordati dal professore Michele Casalotto i due restauri, il primo nel 2006 ripulì il crocifisso restituendogli il colore e la brillantezza originali. Il secondo restauro del 2016 riguarda la cappella della Cattedrale dove è custodito il Padre della Provvidenza.
Un incontro che ha ricordato la devozione del popolo nicosiano verso questo Crocifisso, ricordato ancora oggi anche nelle comunità nicosiane all’estero, come quella di Chicago che celebra ogni Venerdì Santo una processione come quella che avviene tradizionalmente a Nicosia.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it