Siciliacque, AcquaEnna e Asp eseguiranno analisi congiunte ai campioni d’acqua del territorio troinese, qualora i prelievi che saranno effettuati nei prossimi giorni dovessero ancora rilevare valori di torbidità fuori parametro.
È la sintesi del lungo e articolato incontro svoltosi stamane nell’aula consiliare del palazzo municipale, convocato d’urgenza dal sindaco Fabio Venezia con i vertici degli enti gestori del servizio idrico, per avere chiarimenti in merito al colore giallognolo dell’acqua in distribuzione nel territorio comunale, ormai non potabile da oltre quindici giorni, e conoscere quali atti intendano porre in essere per superare l’ormai lunga criticità.
Presenti per AcquaEnna il responsabile dell’Ufficio Tecnico Alessandro Dottore, il direttore generale Michele Zappalà e il responsabile di zona Silvestro Miraglia, per Siciliacque il responsabile del controllo di qualità Graziella Russo e l’assistente all’amministratore delegato Enrico Spada, il responsabile del Sian e il direttore del laboratorio di analisi dell’Asp 4 di Enna Giuseppe Stella e Maria Fascetto Sivillo e il direttore generale dell’Ato 5 di Enna Stefano Guccione.
Alla richiesta del primo cittadino, che ha espresso con vigore il disagio dell’intera comunità per una situazione che desta preoccupazione e allarme per la salute pubblica, congiuntamente all’arrivo delle bollette con alti importi che fanno montare la protesta dei cittadini, i rappresentanti di AcquaEnna e Siciliacque hanno rassicurato circa il costante e ripetuto monitoraggio delle analisi effettuate sulle acque, dalle quali emergerebbe un colore puro, unitamente a una presenza di torbidità e di manganese nei limiti, che non costituiscono alcun problema per la salute pubblica.
Diametralmente opposta la posizione dell’Asp, che ha esposto la costante presenza di colore giallognolo rilevata dalle acque provenienti da Siciliacque e AcquaEnna, con conseguente disposizione al sindaco di emettere ordinanza di divieto per uso pubblico dal 6 settembre scorso.
“Sono deluso da questo incontro che speravo accendesse i riflettori sulle cause della problematica – spiega il primo cittadino – , mentre invece abbiamo assistito a un continuo rimpallo di responsabilità tra AcquaEnna e Siciliacque. Chiediamo una risoluzione rapida del problema e il dimezzamento delle bollette dell’ultimo bimestre o, qualora le nostre richieste non venissero rispettate, agiremo per vie legali e non convenzionali della disobbedienza civile”.
Il vertice sarà aggiornato nei prossimi giorni, qualora emergessero novità, insieme all’impegno del direttore generale dell’Ato 5 di Enna Stefano Guccione a procedere all’abbattimento delle bollette, se gli accertamenti compiuti sulle analisi congiunte dovessero accertare la responsabilità della problematica a AcquaEnna.
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