LIPARI (MESSINA) (ITALPRESS) – Continua a bruciare la Sicilia, dalla pate orientale a quella occidentale.
Incendio nella notte a Lipari, la più grande delle Eolie, dove in località Santa Margherita è divampato un grosso focolaio, presumibilmente doloso, che ha mandato in fumo quasi dieci ettari di vegetazione. Tanta paura per residenti e turisti, visto che le fiamme hanno minacciato le abitazioni. Per tutta la notte vigili del fuoco, Corpo forestale e Protezione civile hanno lavorato con successo per cirscoscrivere le fiamme e non si segnalano danni a persone o cose. Sul rogo indagano gli inquirenti per accertare l’effettiva e deliberata azione di uno o più piromani.
Incendio nella notte anche a Palermo all’interno della riserva di Capo Gallo, dove in un’area boschiva alle pendici dell’omonimo monte sono andati in fumo alberi e vegetazione. Le fiamme hanno anche minacciato alcune abitazioni, per fortuna senza conseguenze per i residenti, sul posto per tutta la notte i vigili del fuoco e il corpo forestale per le operazioni di spegnimento. In città restano aperti però ancora dei focolai nella discarica di Bellolampo, dove i pompieri fanno ancora i conti con dei piccoli roghi ancora attivi rispetto al grosso incendio di giovedì sera, per i quali è ancora necessaria la bonifica. La situazione viene definita sotto controllo e la raccolta dei rifiuti da parte della Rap proseguirà regolarmente.
Un incendio si è sviluppato anche all’interno del Parco archeologico di Selinunte, dove uno dei custodi in servizio è riuscito a spegnerlo con gli estintori. A Calatafini Segesta si registrano danni alla Chiesa Madre, alcune abitazioni, un capannone industriale e vegetazione.
– foto: uffcio stampa Vigili del Fuoco
(ITALPRESS).
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