Ima Koko Watashi, il 3 maggio spettacolo di improvvisazione, danza e musica al Garage Arts Platform di Enna

stella e viehstaedt
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Il Garage presenta venerdì 3 maggio alle 21:30 lo spettacolo “Ima Koko Watashi” di improvvisazione istantanea di musica e danza in collaborazione con Curva Minore, associazione per la musica contemporanea con base a Palermo, che torna ad organizzare un incontro in Garage e a Enna ad un anno dalla prima collaborazione del 2023. La serata fa parte della rassegna “Prima Vera ConTemporanea 3” di Curva Minore. L’ingresso in via Leonardo Da Vinci 2 a Enna Bassa è di dieci euro (ridotto a otto per studenti under 30 e possessori Feltrinelli Card) con tessera garage 23/24.

Il progetto ha già avuto luogo a Düsseldorf, Wuppertal, Colonia, Liegi, Bruxelles, Tokyo, in questi giorni in Sicilia a Catania, Enna e Palermo per continuare poi a girare fino al 2025.

locandina ima koko watashi garageA Enna si esibiranno i danzatori Antonio Stella, Kristin Schuster (GER), Jascha Viehstädt (GER) e i musicisti Davide Campisi (percussioni), Gunda Gottschalk (GER, Viola e Violino), Fabian Neubauer (GER, piano e elettronica). Ima Koko Watashi è ideato dalla coreografa e danzatrice giapponese Chikako Kaido e dal contrabbassista giapponese Tetsu Saito.

Kaido ha studiato cultura e scienze umane presso la Women’s University giapponese, danza e coreografia nel programma di master presso la Folkwang University of the Arts. In seguito ha lavorato come coreografa e danzatrice presso il Folkwang Tanzstudio. Dal 2010 lavora come coreografa freelance e nello stesso anno è stata candidata al Premio Kurt Jooss per la coreografia “There is an Abyss” (2009). Nel 2012 ha ricevuto il premio della giuria al MasDanza Festival per il suo lavoro solista “Devision” al Redbrick Theatre di Yokohama. Nel 2013 è stata nominata per la seconda volta al Premio Kurt Jooss con il suo pezzo “Schattenlinien” (2012). Nel 2020 Kaido ha ricevuto il premio per le arti dello spettacolo dalla capitale dello Stato di Düsseldorf e nel 2021 ha ricevuto un finanziamento triennale dal Ministero della Cultura della Renania Settentrionale-Vestfalia per gli anni 2023-2025.

Uno spettacolo è destinato a scomparire dal luogo in cui si svolge. È fatto di momenti, ognuno dei quali è irripetibile e inafferrabile. L’idea di “Ima koko watashi” (dal giapponese: “Sono qui adesso”) si basa sul desiderio di cogliere questa fugacità nella danza.

Gli artisti lavoreranno sul momento, l’hic et nunc che sta immediatamente scomparendo.

Una performance può essere vista come un segno tracciato sulla superficie dell’acqua con un bastoncino. è difficile che sopravviva. È destinata a scomparire dal luogo in cui si svolge o semplicemente a spostarsi in un altro luogo. un luogo fisico, come un altro palcoscenico. un luogo immateriale, come la memoria di chi l’ha vissuta e ne porta a casa il ricordo. una performance è composta da momenti, ognuno dei quali è irripetibile, inafferrabile. sono uniti da una linea temporale. può essere una linea retta, curva, o che si chiude su se stessa come un cerchio o uno scarabocchio.

Possiamo trovare mille modi per immaginare una performance, ma non possiamo prescindere dalla sua natura effimera, fugace, deperibile. La performance ha un inizio e una fine nello spazio e nel tempo (a volte molti inizi e molte fini). Difficile tornare indietro. Difficile correggere un errore. Tetsu Saito, il contrabbassista che è anche l’ispiratore di queste serate, soleva dire che le cose più importanti sono l’adesso (ima), il qui (koko) e quell’io individuale/collettivo che risponde al nome di watashi.


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