Già Platone sosteneva che la vita deve essere vissuta come gioco ed in verità il linguaggio ludico e quello della società si sono sviluppati parallelamente. Oltre a ciò, il gioco ha anche influenzato in modo radicale il nostro approccio con tutto ciò che ci circonda. Questo si è verificato anche in Italia negli ultimi decenni. Dall’avvento del videogioco fino al gioco digitale, infatti, il rapporto con l’intrattenimento è notevolmente cambiato.
Negli anni 2000 con la diffusione del Nintendo c’è stata una rivoluzione non solo in campo economico. I videogiochi dell’epoca sono entrati a far parte della cultura di massa, hanno dettato nuove tendenze e imposto nuovi modelli comportamentali. Dal punto di vista monetario, l’introduzione di contenuti extra, previo pagamento, ha reso il settore particolarmente redditizio.
Dal punto di vista artistico ci sono stati enormi passi avanti. Si pensi a quanti investimenti siano stati realizzati proprio nel campo dei videogiochi per apportare migliorie alla veste grafica, sonora e funzionale. Alcuni videogiochi sono divenuti parte del patrimonio culturale.
Gli italiani apprezzano sempre di più il design accattivante, le interazioni realistiche e il coinvolgimento che anche le piattaforme ludiche online regalano. La maggiore consapevolezza porta ad una certa attenzione anche nella selezione delle piattaforme sicure, riuscire a reperire le informazioni utili a supporto di questa scelta non è sempre facile. È buona norma, affidarsi a siti specializzati, che illustrano pro e contro di un eventuale scelta e consigliano le migliori soluzione per ogni tipologia di giocatore come nel caso della scelta dei casinò AAMS, cioè i portali autorizzati dallo Stato.
A dispetto di chi sostiene poi che le nuove esperienze di gioco abbiano isolato soprattutto i giovani, portandoli a rinchiudersi nella loro camera e allontanandoli dalla vita vera, va detto che molti giochi in realtà accentuano le abilità di socializzazione.
Sono sempre più diffusi anche in ambito digitale i giochi che incentivano riflessioni sulla libertà di scelta. I giocatori imparano ad utilizzare la loro immaginazione per creare nuovi percorsi di gioco ed esercitare la capacità di problem solving. Tutto ciò avviene spesso anche interagendo con altri utenti per raggiungere lo stesso obiettivo.
Altri videogames nascono con lo scopo di educare o in alcuni casi sensibilizzare il fruitore, come nel caso di That Dragon, Cancer, che fa percorrere all’utente il percorso terapeutico di un bimbo malato di cancro.
Insomma, il gioco si adatta alle nuove esigenze della società, ma allo stesso tempo le condiziona. Forse ciò accade proprio perché gli italiani, non solo vivono la vita come un gioco, ma pretendono che anche quest’ultimo sia il più vicino possibile al loro modo di vivere.
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