Il sindaco di Gangi revoca i provvedimenti sui collaboratori del luglio 2022

Rigenerazioni Gangi
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E’ dovuta intervenire una nuova legge regionale nel luglio del 2023 per consentire al sindaco di Gangi di sanare l’illegittimità dei suoi provvedimenti firmati nel luglio del 2022.

Si tratta della vicenda relativa ai cosiddetti “consulenti” nominati da Giuseppe Ferrarello nel luglio del 2022 e subito contestati dall’opposizione perché fatti in maniera illegittima.

Non abbiamo mai avuto nulla di personale nei confronti dei dieci prescelti dal sindaco come collaboratori a titolo gratuito – così dichiarano i Consiglieri comunali di “Rigenerazioni Gangi” – si tratta di persone che lavorano nell’interesse di questa Amministrazione comunale, ma non poteva passare il principio che a Gangi la legge non esiste e, soprattutto, non poteva passare l’idea che gente qualunque potesse accedere a dati sensibili del Comune o potesse esercitare in maniera surrettizia l’attività di consigliere o assessore senza esserlo con un titolo abusivo di “consulente””.

La storia è conosciuta ai più: il sindaco Ferrarello nel luglio del 2022 pubblica suoi provvedimenti per nominare 10 collaboratori a titolo gratuito dell’amministrazione. L’opposizione glieli contesta anche attraverso una segnalazione all’Assessorato Enti locali della Regione che in primo momento sembra dare ragione al sindaco, ma poi a seguito di un ricorso dei Consiglieri di “Rigenerazioni Gangi” non può che prendere atto della bontà delle argomentazioni del ricorso accogliendoli.

Il sindaco quindi in questi giorni ha dovuto revocare i provvedimenti fatti nel luglio del 2022 e rifarne di nuovi alla luce della nuova legge.

Ci sentiamo pienamente soddisfatti di quanto accaduto – così concludono i quattro consiglieri comunali – dopo l’aggiornamento normativo del luglio 2023 che consente al sindaco di nominare esperti a titolo gratuito in numero superiore a due, Ferrarello può fare quello che l’amministrazione Migliazzo aveva fatto istituendo un semplice albo dei volontari del Comune consentito dalla legge. Solo l’arroganza (e forse le troppe promesse in campagna elettorale?) di questo sindaco ha potuto produrre atti illegittimi e figure di fantasia che per più di un anno hanno esercitato abusivamente un ruolo che non gli apparteneva. Se fossimo stati ascoltati sin dall’inizio sia il sindaco che chi lo ha supportato si sarebbero risparmiati queste magre figure”.


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