Il conflitto israelo-palestinese al centro di un dibattito all’IIS Fratelli Testa di Nicosia

guerra Israele Palestina
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Locandina guerra Israele PalestinaIl 27 maggio, l’Istituto Fratelli Testa ha ospitato un incontro speciale dedicato alla questione palestinese, organizzato dagli studenti di varie classi con il supporto del professor Stefano Vespo. L’evento ha visto una grande partecipazione da parte degli studenti, dimostrando un forte interesse per un tema di rilevanza globale.

L’incontro è stato strutturato come un dibattito, iniziato con un’introduzione del professor Vespo e degli studenti, che hanno illustrato le origini del conflitto israelo-palestinese, approfondendone le cause storiche e offrendo una panoramica sulla ricca e spesso trascurata cultura palestinese.

La partecipazione degli studenti è stata entusiasta e attiva. Giorgio Trovato ha contribuito con una presentazione sul Sionismo, supportata da letture storiografiche. Ylenia Ferro ha analizzato le conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023, giorno in cui i miliziani di Hamas hanno sorpreso Israele con un attacco, causando la morte di almeno un migliaio di persone tra civili e militari. Giusy Costa Cardone ha realizzato un video della poesia “Pensa agli altri” di Mahmud Darwish, mentre Francesca Venezia ha letto poesie tratte dal libro “Stato d’assedio” dello stesso poeta palestinese.

Dopo gli interventi introduttivi, si è aperto uno spazio per le domande e il dibattito. Uno dei momenti più significativi è stato quando uno studente ha chiesto al professor Vespo quali fossero le prospettive per la pace in Palestina.

Qualcosa si sta muovendo, non solo tra gli stati socialdemocratici che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina,” ha risposto il professore Vespo. “Vediamo sempre più spesso proteste, cortei, manifestazioni, università occupate… ed eventi come questo. La situazione in Palestina sta mobilitando sempre di più le basi della società, i giovani e gli studenti soprattutto. È questa la prospettiva per la pace: costruire dissenso verso la guerra, educarci, organizzarci e agitarci. E da ciò verranno i cambiamenti e la pace“.

L’iniziativa ha dimostrato come temi complessi e spesso controversi possano essere affrontati in contesti educativi, promuovendo il dibattito e la comprensione tra le giovani generazioni. L’evento non solo ha offerto un’importante occasione di approfondimento storico e culturale, ma ha anche stimolato una riflessione critica e partecipativa sul futuro della pace e della giustizia in Medio Oriente.


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