Nella seduta del consiglio comunale del 27 settembre l’unanimità dei consiglieri ha votato la proposta della minoranza affinchè il Comune di Nicosia manifesti la disponibilità ad ospitare i profughi afgani secondo le indicazioni e le norme che saranno adottate dal governo nazionale.
I cinque consiglieri di minoranza, Giacobbe, Li Volsi, Messina, Scavuzzo e Spedale nei giorni scorsi avevano fatto pervenire all’ufficio di presidenza del civico consesso una proposta per inserire all’ordine del giorno del consiglio comunale un punto in cui si discutesse della possibilità, da parte del sindaco e della giunta di Nicosia, di aderire alla richiesta fatta dall’Anci (l’associazione nazionale dei comuni italiani) di offrire la disponibilità a collaborare con il governo nazionale al fine di garantire percorsi di integrazione pieni e duraturi per i collaboratori afghani e per le loro famiglie.
Ad illustrare la proposta in aula è stata la consigliera del Partito Democratico, Lidia Messina, che ha ricordato che con la conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, la vita di migliaia di famiglie, di uomini e soprattutto di donne è a rischio e in particolare coloro che per le loro scelte, sono considerati dai talebani come nemici da ridurre al silenzio o addirittura da eliminare. Tra questi in particolare a pagare saranno le donne che si sono impegnate anche a fianco dell’Italia e dei paesi europei per cercare di promuovere un Afghanistan laico, aperto, equo e attento alla promozione dei valori universali a cui le nostre società si ispirano. In queste settimane il Governo italiano ha ritenuto opportuno predispone un piano per mettere in sicurezza i collaboratori del contingente militare e diplomatico a Kabul e presso il comando di Herat e ha anche espresso l’urgenza di offrire protezione umanitaria a quanti hanno collaborato con le istituzioni italiane in questi anni e alle categorie più vulnerabili, a partire dalle donne, creando canali di accesso e corridoi umanitari con una particolare priorità per le donne, i minori e le famiglie. Lo stesso scenario è stato ribadito dall’Anci. e proprio per questo occorre da subito mettere a disposizione le strutture disponibili dal Comune per contribuire all’accoglienza dei collaboratori afgani, degli attivisti e di chi si è esposto al pericolo. La minoranza ha proposto anche di valutare la possibilità di istituire delle borse di studio per gli studenti afgani profughi, compatibilmente con le risorse di bilancio.
Sul punto si sono trovati d’accordo l’amministrazione comunale e la sua maggioranza in consiglio comunale, in particolare nel suo intervento il sindaco Luigi Bonelli ha precisato come sia una fonte di ricchezza culturale l’accoglienza in termini umanitari di queste popolazioni che hanno sofferto la fuga dal loro Paese. L’amministrazione comunale di Nicosia si è resa disponibile ad aderire alle proposte che verranno formulate dall’Anci, affinchè sia data una risposta concreta, attraverso l’accoglienza, alla prima urgente sfida che l’Italia si trova davanti nello scenario della caduta di Kabul.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it