Troina, “civitas vetustussima” e prima capitale normanna della Sicilia, da cui il Gran Conte Ruggero I d’Altavilla partì, nell’XI° secolo d.C., alla volta della conquista dell’Isola per liberarla dalla dominazione araba e restituirla alla cristianità, è il fulcro del convegno internazionale “Chiesa, società, territorio a Troina. Dai normanni alla prima età moderna”, che si svolgerà il 23,24 e 25 marzo prossimi, nella Sala Martino del Centro Congressi “La Cittadella dell’Oasi”.
Il meeting, organizzato dal Comune di Troina in collaborazione con l’Officina di Studi Medievali di Palermo e la Società Messinese di Storia Patria, vedrà la partecipazione dei più autorevoli accademici e studiosi e esperti del settore che, in una tavola rotonda articolata in tre giornate, ricostruiranno le origini e la storia della Città, dopo lunghi anni di ricerche e di studi per promuoverne e valorizzarne il grande patrimonio.
“Con l’arrivo dei Normanni in Sicilia e fino al completamento della conquista dell’Isola – spiega il sindaco Fabio Venezia – , Troina diventò, per la sua posizione strategica e per l’accoglienza della popolazione cristiana grecofona, roccaforte degli Altavilla e prima sede del potere politico di Ruggero I, che qui trasportava il bottino e custodiva il tesoro del Regno, faceva ritorno dopo ogni battaglia, riceveva le ambascerie, accoglieva papa Urbano II e seppelliva il figlio Giordano morto a Siracusa. In Città venne inoltre istituita la prima sede episcopale siciliana che, affidata al vescovo Roberto, fu dotata di beni e possedimenti fondiari e promosse la diffusione del monachesimo italo greco”.
Un’evoluzione e una trasformazione insieme, che investirono profondamente tutta la società e il territorio di Troina e non solo, dal Medioevo fino agli albori dell’età moderna, con effetti e conseguenze talvolta tuttora percettibili e identitari di una preziosa eredità, di cui questo convegno si appresta a diventare concreto e proficuo strumento.
“Un tassello cruciale per il complessivo disegno di valorizzazione del nostro passato e del territorio – aggiunge l’assessore al turismo e alle attività culturali Stefano Giambirtone – . Grazie alla presenza dei più autorevoli studiosi e accademici a livello nazionale e internazionale avremo l’opportunità di approfondire, riscoprire e successivamente preservare e tramandare temi di grande rilevanza per la storia non solo locale che, ci auguriamo, aiuterà a interpretare meglio anche il futuro”.
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