La Confcommercio di Nicosia, rappresentata dal presidente Antonio Insinga e da Salvatore Catania, ha espresso ai nostri microfoni profonda delusione ed incredulità derivate dall’avere appreso dell’annullamento del consiglio comunale di Nicosia, che era stato convocato presso il Cinema Cannata per il tardo pomeriggio di giorno 25 maggio.
Si trattava di consiglio comunale molto atteso, perchè aperto ad interventi esterni di cittadini ed illustri ospiti, esperti e tecnici del settore. Tutti gli iscritti potevano prendere la parola per un tempo in un primo momento indicato in 10 minuti, ma che poi, nella mattinata del 25 maggio, pare fosse già stato ridotto con comunicazione telefonica a cinque, probabilmente perchè gli iscritti alla discussione erano risultati più di quanti preventivati ed era sorto il problema di razionalizzare il più possibile il tempo.
Erano quindi veramente molti a voler partecipare sia esprimendo il proprio pensiero, che pure solo per porre delle domande e ascoltare dagli esperti presenti delle risposte, al fine di una corretta informazione sul possibile hub logistico addestrativo che avrebbe interessato i territori delle tre comunità di Nicosia, Gangi e Sperlinga.
Per comunicare alla popolazione la convocazione del consiglio presso il Cine Teatro Cannata, per le vie cittadine nella mattinata del 25 maggio era anche girata un automobile divulgando con megafono il messaggio registrato di invito a partecipare rivolto a tutti gli interessati.
Ma il consiglio comunale è stato annullato dalla presidente Maria Letizia D’Amico, essendo venuto meno il punto all’ordine del giorno, in seguito alla revoca della delibera del 27 aprile da parte del sindaco di Nicosia Luigi Bonelli e della sua giunta, in accordo con i consiglieri di supporto, revoca diretta ad annullare gli effetti della convenzione siglata a Sperlinga nella giornata dell’8 maggio.
“Penso che la democrazia a Nicosia sia stata abolita stasera” – ha detto il presidente della Confcommercio di Nicosia Antonio Insinga ai nostri microfoni – “Tutti avevamo bisogno di sapere cos’era successo ieri a Palermo,(…) conoscere chi era favorevole e chi era contrario all’hub”, “Per noi i cinque minuti concessi sarebbero stati importanti, perchè ci avrebbero consentito di porre delle domande e di avere delle risposte”, “Questo Paese è diventato il Paese del No”, “Non c’è stato rispetto di fronte alla nostra posizione di dichiararci favorevoli”, “Avevamo davvero il bisogno di ascoltare e questa sera non ci è stato concesso neppure questo”
“Da oggi ci sentiamo derubati della nostra libertà” – ha aggiunto Salvatore Catania – ” Ci sentiamo derubati di quella che poteva essere un’opportunità. Il consiglio comunale di oggi era l’occasione più opportuna per chiedere al sindaco e alla giunta come pure al consiglio comunale la verità sulla vicenda relativamente alla quale sin’oggi troppe chiacchiere da bar effimere sono state divulgate”, “Perchè è stato negato il confronto democratico?”
Maria Teresa La Via, giornalista nata a Nicosia, attuale direttore di TeleNicosia