Grande successo per Stefano Massini al Mythos Troina Festival

Stefano Massini Mythos Troina Festival 1
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Nel loggiato di quello che una volta era il convento dei padri agostiniani venerdì sera erano in tanti, da 350 a 400, a sentire Stefano Massini che raccontava gli dei greci nell’ambito del ciclo di manifestazioni del Mythos Troina Festival. Il pubblico ha apprezzato molto lo spettacolo di Massini che ha seguito con grande attenzione per tutta la sua durata di circa un’ora ed un quarto.

Alla fine dello spettacolo, Massini è stato applaudito a lungo.  Il pubblico si è persino alzato e messo all’impiedi per applaudirlo. Nei commenti di fine spettacolo ricorrevano spesso dei confronti con lo spettacolo di Monica Guerritore del 12 luglio alla radura del Villagio Cristo Redentore. Monica Guerritore ha raccontato il mito di Amore e Psiche leggendolo a differenza di Massini che ha non ha avuto bisogno di leggerlo per raccontare il mito degli dei greci. I confronti sono sempre antipatici, ma dai commenti del pubblico Massini ne esce meglio della Guerritore.  I miti sono dei racconti che i greci si inventavano per darsi delle risposte alle domande che tutti i popoli vissuti e vivono in qualunque in parte della terra e in ogni tempo si sono poste: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, qual è il senso della vita?

Stefano Massini Mythos Troina Festival 2

Sono domande che ancora si fanno e alle quali le tre grandi religioni monoteistiche abramitiche (ebraica, cristiana ed islamica) hanno dato delle risposte soddisfacenti per alcuni miliardi di abitanti della terra. Gli antichi greci, per ogni fenomeno naturale, sentimento e comportamento di uomini e donne di cui non trovavano una spiegazione razionale, si inventavano un dio o na dea e ne facevano dei miti. Religione politeista diversa da quelle monoteistiche che sono venute dopo e che l’hanno sostituita, ma la genesi è simile. Se ancora parliamo dei miti e degli dei greci, una ragione c’è: con le loro creazioni materiali ed immateriali gli antichi greci hanno contributo in misura non trascurabile a definire l’identità culturale di quella che chiamiamo civiltà occidentale alla quale apparteniamo in competizione con altre gradi civiltà orientali (Cina, India, Islam).

Silvano Privitera


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