Oltre un centinaio di persone hanno affollato nella sera del 7 agosto le vie del centro storico di Nicosia per la visita guidata delle chiese più importanti della città. L’evento ha avuto un notevole successo in termini di partecipazione, nonostante la tarda ora serale, molte persone affascinate dal mondo dell’arte e della cultura hanno voluto partecipare a questo insolito giro lungo le storiche vie nicosiane.
L’evento rientra nell’ambito della manifestazione “Le notti di BCsicilia”, organizzata in diversi comuni siciliani e per la seconda volta a Nicosia.
Partenza dalla Chiesa di San Biagio, sede del Museo Diocesano, al centro lo scorso anno di questa manifestazione. Per i saluti istituzionali sono intervenuti mons. Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, Luigi Bonelli, sindaco di Nicosia, Domenico Scavuzzo, presidente del Lions di Nicosia e tra i promotori dell’evento, Alfonso Lo Cascio, presidente regionale di BCsicilia, un’associazione culturale e di volontariato che opera per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Infine, Lella Russo, direttore del Museo Diocesano di Nicosia, che ha presentato l’evento nei suoi contenuti.
Il numeroso gruppo, grazie alla preziosa guida di Santino Barbera, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale del turismo, ha visitato la Chiesa di San Vincenzo Ferreri, annessa al monastero di monache di clausura dell’ordine di san Domenico, celebre per gli affreschi del fiammingo Guglielmo Borremans.
La Basilica di Santa Maria Maggiore, costruita più a monte in sostituzione dell’antica chiesa duecentesca che una lenta ma inesorabile frana nel 1757 aveva trascinato a valle. All’interno si custodiscono molte opere di grande rilievo artistico, tra cui una cinquecentesca monumentale “Cona” marmorea di Antonello Gagini. Arricchiscono la chiesa le statue lignee seicentesche, realizzate dagli scultori nicosiani Giovanbattista e Stefano Li Volsi, mentre il crocefisso venerato dai nicosiani con l’appellativo di “Padre della Misericordia” è opera seicentesca in cartapesta del nicosiano Vincenzo Calamaro.
La visita è proseguita verso il quartiere di S. Michele, per visitare l’omonima Chiesa di San Michele Arcangelo, fra le più antiche di Nicosia. La chiesa, risale al dodicesimo secolo. L’interno è sormontato da un meraviglioso soffitto ligneo a capriate, presente all’interno le sculture lignee di San Luca Casale da Nicosia e San Michele, realizzate dai nicosiani Giovan Battista e Stefano Li Volsi.
Attraverso le vie ed i vicoli dei quarti il gruppo si è diretto verso la Chiesa di San Nicolò, eretta a cattedrale nel 1817 allorché Nicosia divenne cattedra vescovile. Al suo interno si custodiscono molte opere di pregevole fattura: sculture dei Gagini, dei Li Volsi e del Quattrocchi, tele del Velasco, del Patania e del Randazzo e il celebre crocifisso ligneo, venerato dai nicosiani con l’appellativo “Padre della Provvidenza”, realizzato dal palermitano Gaspare De Miceli.
Il percorso si è concluso con l’ascesa verso la Chiesa del SS. Salvatore. Dipinti e sculture sono prevalentemente seicenteschi, dopo la ricostruzione della chiesa duecentesca a seguito di un crollo verificatosi nel 1607. L’esterno non è meno suggestivo dell’interno, non solo per la singolare presenza di tre meridiane e del “calendario delle rondinelle”, ma in special modo per il porticato a colonne binate che si affaccia verso un panorama mozzafiato.
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