Grande attenzione di CGIL, CISl e UIL per l’Area Interna Troina

Area Interna Troina
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Le tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil  “riservano grande attenzione alla strategia di sviluppo territoriale dell’Area Interna Troina, che comprende 14 dei 20 comuni dell’ennese”.

Lo scrivono nella nota inviata all’Autorità Territoriale (AT) dell’Area Interna Troina i tre dirigenti sindacali: Antonio Malaguarnera (Cgil), Emanuele Gallo (Cisl) e Enzo Savarino (Uil). Nell’esprimere apprezzamento per il lavoro fin qui fatto dall’AT dell’Area Interna Troina, i tre dirigenti sindacali dichiarano che le loro organizzazioni “avvertono da tempo l’esigenza di una nuova politica di sviluppo territoriale che consenta alla provincia di Enna di contrastare la condizione di marginalità ed emarginazione aggravata dalla crisi e dalle tendenze in atto verso la congestione dei grandi e medi centri urbani e la desertificazione produttiva e sociale dei piccoli comuni delle aree interne”.

Per fare questo, ritengono che occorra una nuova politica di sviluppo territoriale articolata e condivisa che faccia leva sul potenziamento dei servizi di cittadinanza (istruzione, sanità e mobilità) e sulla valorizzazione delle filiere produttive locali. Tra le azioni di sviluppo economico della strategia, “quelle relative alla filiera agroalimentare devono avere una parte di rilievo”, sostengono le organizzazioni sindacali, alla luce di alcuni dati oggettivi.

Dal dopoguerra ad oggi, la struttura socio-economica dell’Area Interna Troina, ha subito profonde trasformazioni, ma ha conservato una vocazione agro-pastorale. Le aziende agricole e zootecniche sono 8.193 (dato riferito al 2010). La superficie agricola utilizzata è di circa 99 mila ettari su una superficie agricola totale di 105 mila ettari. E’ importante promuovere iniziative volte ad attrarre investimenti esterni, ma “queste devono essere aggiuntive a quelle che puntano alla valorizzazione delle risorse endogene e non devono essere sostitutive”.

Tra le risorse endogene ci sono i patrimoni culturali e ambientali da collegare con la questione del turismo e della fruibilità del territorio.  “I processi di sviluppo economico devono essere radicati nel territorio di quest’area per sottrarla al rischio di eventuali delocalizzazione di imprese esterne che si insediano per i vantaggi offerti, ma pronte ad andarsene non appena trovano aree che offrono vantaggi più consistenti”, sostengono le organizzazioni sindacali.

Propongono inoltre all’AT dell’Area Interna Troina la costituzione di un tavolo di concertazione in cui siano rappresentati degli attori rilevanti del territorio per l’attuazione, il controllo e il monitoraggio della strategia di sviluppo territoriale, come del resto prevede la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).

Silvano Privitera


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