“Obbligo di revamping o dismissione degli impianti fotovoltaici ed eolici a fine vita: è questo l’oggetto del disegno di legge che ho presentato in Senato. Il testo propone una modifica alla legge 68 del 22 maggio 2015, introducendo una sanzione amministrativa da 50 mila euro a 250 mila euro, per l’abbandono senza ripristino ambientale degli impianti energetici, ma anche l’obbligo per i gestori di stipulare una fideiussione bancaria o una polizza assicurativa che garantisca la dismissione degli impianti e delle opere collegate in caso di abbandono”. A darne notizia è il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste.
“Nonostante, il ciclo di vita dei pannelli fotovoltaici duri circa 25 anni, – spiega il parlamentare – i contributi elargiti dallo Stato, tra i più alti al mondo, terminano dopo 10 anni, così molti impianti vengono definitivamente spenti al termine del primo decennio di produzione, pur essendo ancora in grado di produrre e nonostante la legge preveda già l’obbligo di dismissione, previsto dal Decreto legislativo 387 del 2003, in realtà, la maggior parte degli impianti non viene più rimossa, occupando indefinitamente i suoli agricoli e arrecando un danno al paesaggio, all’ambiente e al suolo agricolo. Ulteriori studi condotti dal centro Enea di Portici evidenziano l’inquinamento provocato dagli impianti abbandonati”.
“La situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente nei prossimi anni, basti pensare che solo in Sicilia sono stati presentati oltre 400 progetti per grandi impianti fotovoltaici, da società energetiche straniere. La Sicilia rischia, così, di vedere sparire migliaia di ettari di terreni agricoli: campi di grano, uliveti, vigneti, agrumeti e pascoli soppiantati da enormi impianti che oggi promettono di fornire energia pulita, ma che potrebbero restare lì per sempre in abbandono se non interveniamo adesso sul piano legislativo” – conclude Trentacoste.
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