Fisco nel gambling, quali sono le regole?

pexels pixabay 269630 scaled
Condividi l'articolo su:

ASCOLTA QUESTO ARTICOLO

I numeri dell’economia, quando sono chiari, sono anche incontrovertibili. E parlano di una crescita assoluta del settore del gioco legale e pubblico. In seguito alle chiusure legate alla pandemia da Covid 19, infatti, un numero crescente di italiani ha deciso di passare il tempo e tentare la fortuna su siti e piattaforme di gioco.

Con il crescere degli utenti, però, cresce anche l’esigenza di una comunicazione mirata, che abbia l’obiettivo di fornire informazioni sulla materia. La prima domanda che i nuovi appassionati dovrebbero porsi, infatti, è la seguente: ma come funziona la tassazione del gioco? Quali sono le regole del fisco legato alle vincite? Per evitare insidie e guai giudiziari, infatti, è bene conoscere tutti i meccanismi finanziari che si nascondono dietro scommesse e casinò onlin, descritti in maniera integrale da SlotMania.

Partiamo con una premessa doverosa: parlare di tasse e di fisco vuol dire parlare di gioco legale, che in Italia è quello che viene controllato, gestito e protetto dall’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato. Questo ente da un lato tutela gli utenti attraverso un’esperienza di gioco sicura e trasparente, dall’altra contribuisce all’erario statale. Giocare su siti garantiti, quindi, è una garanzia di responsabilità e legalità. Ma torniamo al discorso della tassazione, il giocatore deve pagare la “tassa sulla fortuna” se gioca su siti stranieri e privi di autorizzazione ADM, deve pagare per ogni vincita riscossa e infine paga su ogni quota spesa per partecipare al gioco.

La questione delle vincite è poi ovviamente più complicata, dal momento che il giocatore fortunato deve compilare la voce “redditi diversi” al momento della dichiarazione dei redditi, indicando con precisione la somma vinta. Se invece l’utente gioca su siti autorizzati da ADM è esentato dal pagamento delle tasse, dal momento che il tributo sulle vincite da scommesse è applicato direttamente dal gestore. Ma tutte le vincite vengono tassate? No, il fisco si applica infatti solo sui premi maggiori di 500 euro ed ha una percentuale diversa a seconda del gioco. I casinò online sono quelli più tassati, con il 20% della vincita, mentre al secondo posto ci sono i gratta e vinci, con il 12%, e infine il Lotto, con l’8%.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, infine, raccomanda di conservare sempre e comunque le ricevute delle vincite. Perché non si può mai sapere e la fortuna non bussa due volte alla stessa porta.

 

Visited 2 times, 1 visit(s) today

Condividi l'articolo su: