Filctem Cgil e Camera del lavoro Cgil su transizione energetica e politica industriale in provincia di Enna

Schiliro Malaguarnera CGIL Enna
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La corsa delle bollette non si arresta da settimane, le forniture del gas sono inferiori alla domanda e le scorte sono già in sofferenza. Aumentano di giorno in giorno le bollette ma anche il carburante e tutti i beni alimentari e non solo. A rimetterci sono le famiglie che vedranno sempre di più aumentare le spese per il riscaldamento,  per i trasporti”. Dichiarano il segretario della Filctem Cgil di Enna Alfredo Schilirò e il segretario della Camera del lavoro di Enna Antonio Malaguarnera.

Il prezzo del gas – sostengono Schilirò e Malaguarnera  – sfiora i 55 euro per megawattora, 5 volte in più della media del 2020, e il prezzo dell’elettricità è di circa 145 euro per megawattora contro di 42 euro del 2020.

Le fonti rinnovabili da eolico e solare oggi coprono solo il 16% (arriviamo al 38% con idroelettrico, geotermia ed altro) della produzione elettrica nazionale. Se vogliamo una transizione sostenibile dal punto di vista industriale tale da mantenere la nostra competitività a livello mondiale, e se vogliamo che sia giusta da un punto di vista sociale è necessario utilizzare il gas per la transizione. Compriamo il gas dalla Russia e dal Nord Africa a 55 centesimi al metro cubo – aggiungono i due sindacalisti della Cgil ennese – mentre se cercassimo metano nel sottosuolo Siciliano o rafforzassimo i giacimenti esistenti come Gagliano e Troina il costo di produzione si abbasserebbe di molto. A Enna si trova la più importante centrale di spinta del gas di tutta Italia, a Enna è stata creata una importante università con facoltà vocate all’innovazione e alla ricerca pertanto è di vitale importanza avviare un percorso sinergico tra il mondo del lavoro, della ricerca e delle innovazioni per sviluppare politiche industriali in settori strategici.

Chi promette che da domani si potrà contare su energia green al 100% non vuole fare i conti con la realtà, considerato che esistono ancora limiti tecnologici ben precisi che richiederanno tempo e ricerca per essere superati.

Per il sindacato è opportuno – concludono Schilirò e Malaguarnera – che le istituzioni e la politica creino le condizioni di un vero sviluppo favorendo investimenti pubblici e privati per una progressiva integrazione nell’economia circolare anche in provincia di Enna. Ambiente e lavoro non devono essere in contrapposizione, ma agire sinergicamente”.

 

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