Il GP recentemente andato in scena in Turchia ha sancito l’ennesimo sorpasso in testa al mondiale di F1, con Max Verstappen che è tornato a guidare la classifica con un risicato vantaggio su Lewis Hamilton. Il presentimento, tuttavia, è che questo non sarà l’ultimo colpo di scena e non vediamo l’ora di scoprire chi alla fine riuscirà a portarsi a casa il trofeo di questo campionato del mondo 2021.
Il duello si fa sempre più avvincente
Nei giorni scorsi la F1 ha reso nota una curiosa statistica relativa ai giri percorsi in testa al gruppo nell’arco di questo campionato. Da solo Max Verstappen vanta più giri da leader di tutti gli altri piloti in gruppo messi assieme, compreso Lewis Hamilton. Un dato che farebbe presagire una fuga in classifica dell’olandese che, tuttavia, per colpe principalmente non sue, si trova ancora a lottare punto a punto con il britannico. Se alla fine dovesse riuscire a vincere il titolo, Max non avrebbe rubato nulla, anzi lo avrebbe meritato appieno, ma la sensazione è che il discorso titolo si deciderà solo all’ultima gara. Sino a ora i tre zero conquistati dall’olandese a causa dei contatti con le due Mercedes gli hanno impedito di sigillare la sua supremazia e, quando si è in lotta con una vecchia volpe come Hamilton, ogni errore può essere pagato caro. Nell’ultimo GP di Turchia, al termine di una gara ricca di colpi di scena a causa della pista bagnata, Verstappen ha chiuso al secondo posto allungando proprio sul britannico che, invece, a causa di una scelta sbagliata ai box, ha arrivato al traguardo solo quinto. Al 14 ottobre, secondo le scommesse sportive di Betway sulla F1, a quota 2,80, Verstappen è considerato il favorito per la vittoria di quello che sarebbe il suo primo mondiale in classe regina, ma Hamilton è lì, pronto a cogliere ogni passo falso del suo rivale. Il britannico è a caccia di quello che sarebbe l’ottavo titolo mondiale di F1 della propria carriera e che lo renderebbe il pilota più vincente della storia di questo sport, e l’impressione è che sarà estremamente difficile distoglierlo da questo obiettivo.
Qual è la situazione per le squadre e i piloti italiani?
Per gli appassionati italiani di motorsport, la notizia positiva che l’ACI ha annunciato è che per i prossimi quattro anni saranno ben due i Gran Premi che verranno disputati sul territorio italiano. Dopo Monza, anche Imola è stata aggiunta stabilmente al calendario, anche se c’è la possibilità concreta che entrambe le gare verranno disputate senza neanche un italiano in griglia. Sebbene, infatti, Antonio Giovinazzi sia riuscito praticamente sempre a precedere il suo compagno di scuderia in Alfa Romeo, il pilota pugliese rischia di restare a piedi in vista della prossima stagione, in quanto sempre più spesso in F1 contano le sponsorizzazioni che, al momento, Giovinazzi non può garantire. Dal fronte Ferrari, dopo un weekend in cui le auto del Cavallino sono state tra le più veloci in pista, sia Leclerc che Sainz sono stati costretti a rinunciare ai sogni di gloria e si sono dovuti accontentare di una posizione, rispettivamente il quarto e l’ottavo posto, che non rende merito alle loro prestazioni. La Ferrari è ancora troppo distante da Mercedes e Red Bull, anche se la nuova power unit sperimentata per la prima volta a Istanbul fa ben sperare in vista del futuro. Nel 2022 entrerà in vigore il nuovo regolamento che con ogni probabilità rimescolerà le carte e la speranza dei tifosi italiani è che questa volta la squadra del Cavallino possa riuscire a progettare una vettura in grado di lottare seriamente per il campionato. Leclerc e Sainz hanno pià volte dimostrato di avere il talento necessario per vincere, ma senza un’auto competitiva non possono fare di più di quello che stanno già facendo.
Il titolo manca da Maranello dal 2007, quando fu vinto per l’ultima volta dal finlandese Kimi Räikkönen, e la cosa che preoccupa maggiormente i tifosi delle Rosse è che in questi 24 anni è come se ci si fosse abituati alla sconfitta. Discorso completamente diverso, invece, vale per la Mercedes e la Red Bull che negli ultimi 11 anni si sono divise ben 11 titoli mondiali e che sembrano destinate a dominare anche nel prossimo futuro con buona pace delle Ferrari.
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