ROMA (ITALPRESS) – “Luoghi e persone, popoli e territori, la terra e l’umanità. Questi vogliono essere i protagonisti della proposta che Roma e l’Italia formulano per l’Expo del 2030. Roma, una città che nei secoli ha fatto dell’inclusione uno dei tratti della sua esperienza”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un video che ha aperto il Forum tematico “People and Territories”, a Parigi, a sostegno della candidatura di Roma per Expo 2030.
“Un luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità – ha aggiunto Mattarella -. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono Città eterna. Un’avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l’umanità”.
“Roma offre la sua storia, le vicissitudini che l’hanno accompagnata come piattaforma di incontro e interscambio all’inizio del terzo millennio per riflettere sulle sfide che l’umanità ha di fronte e sulle risposte che possono migliorare la vita dei miliardi di persone che abitano il pianeta. Expo, con la presenza di tanti Paesi, con numerosi visitatori, ha anzitutto un messaggio: conoscersi, far crescere l’ambizione e la consapevolezza del dovere di progredire insieme, di esplorare i valori comuni alle persone e ai popoli, per sviluppare regole di convivenza capaci di rispettare la dignità di ciascuno, sotto ogni latitudine – sottolinea Mattarella -. Ancora, indagare su come l’educazione, la ricerca, il progredire delle tecnologie contemporanee possano contribuire a questo obiettivo. Non scontate scintillanti vetrine high-tech o convenzionali esposizioni rappresentative di posti lussureggianti nel pianeta, quanto piuttosto luoghi e persone che si incontrano per stabilire reti di relazione e condivisione, con attenzione particolare ai giovani e a quanti nelle società vivono a condizioni di disabilità o emarginazione”.
Per il presidente della Repubblica “Expo è un veicolo formidabile di carattere educativo, di conoscenze e confronto di disponibilità reciproche. Per questo immaginiamo che a Roma, ad essere protagonisti di Expo 2030, debbano essere solidalmente tutti i popoli della Terra, ciascuno con l’apporto delle proprie tradizioni e il frutto della propria storia. Le città sono state protagoniste dello sviluppo della civiltà contemporanea, mezzo di innovazione, di inclusione, di crescita e occasione di promozione. Questo è quel che vuole proporre Roma Expo 2030 e l’Italia”.
“Un luogo che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità – ha aggiunto Mattarella -. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono Città eterna. Un’avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l’umanità”.
“Roma offre la sua storia, le vicissitudini che l’hanno accompagnata come piattaforma di incontro e interscambio all’inizio del terzo millennio per riflettere sulle sfide che l’umanità ha di fronte e sulle risposte che possono migliorare la vita dei miliardi di persone che abitano il pianeta. Expo, con la presenza di tanti Paesi, con numerosi visitatori, ha anzitutto un messaggio: conoscersi, far crescere l’ambizione e la consapevolezza del dovere di progredire insieme, di esplorare i valori comuni alle persone e ai popoli, per sviluppare regole di convivenza capaci di rispettare la dignità di ciascuno, sotto ogni latitudine – sottolinea Mattarella -. Ancora, indagare su come l’educazione, la ricerca, il progredire delle tecnologie contemporanee possano contribuire a questo obiettivo. Non scontate scintillanti vetrine high-tech o convenzionali esposizioni rappresentative di posti lussureggianti nel pianeta, quanto piuttosto luoghi e persone che si incontrano per stabilire reti di relazione e condivisione, con attenzione particolare ai giovani e a quanti nelle società vivono a condizioni di disabilità o emarginazione”.
Per il presidente della Repubblica “Expo è un veicolo formidabile di carattere educativo, di conoscenze e confronto di disponibilità reciproche. Per questo immaginiamo che a Roma, ad essere protagonisti di Expo 2030, debbano essere solidalmente tutti i popoli della Terra, ciascuno con l’apporto delle proprie tradizioni e il frutto della propria storia. Le città sono state protagoniste dello sviluppo della civiltà contemporanea, mezzo di innovazione, di inclusione, di crescita e occasione di promozione. Questo è quel che vuole proporre Roma Expo 2030 e l’Italia”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
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