La giunta regionale, riunita il 4 febbraio a Catania, oltre ad aver fissato le date per elezioni amministrative in Sicilia ha stabilito la data per quelle di secondo grado nelle ex province.
Per i Liberi consorzi e le città metropolitane le elezioni sono state fissate per il 30 giugno. In questo caso si tratta di elezioni di secondo grado, a votare non saranno cioè i cittadini aventi diritto, ma sindaci e consiglieri dei Comuni dell’ex provincia interessata.
Nei liberi consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani verrà eletto sia il presidente dell’ente che il consiglio; nelle tre città metropolitane Catania, Messina e Palermo si voterà solo per il consiglio, poiché il presidente coincide con il sindaco del comune capoluogo.
Si dovrà attendere ancora quattro mesi per tornare alla democrazia nelle ex Province, che sono commissariate da più di cinque anni dopo una lunga serie di pasticci normativi. Nel frattempo questi enti sono precipitati in una grave crisi finanziaria, con Siracusa al dissesto e Messina “chiusa” dal sindaco metropolitano Cateno De Luca proprio per le gravi difficoltà finanziarie in cui versa l’ente.
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