PALERMO (ITALPRESS) – In mostra a Palermo uno dei maggiori esponenti dell’arte siciliana dell’Ottocento e del Novecento. La Fondazione Sicilia inaugura la mostra “Ettore De Maria Bergler e la ricerca della modernità. Le opere della Fondazione Sicilia e il collezionismo”, presso la Pinacoteca di Villa Zito, a cura di Cristina Costanzo. Promossa dalla Fondazione Sicilia e organizzata da Sicily Art and Culture, è la prima mostra dopo l’esposizione del 1989 sull’opera di Ettore De Maria Bergler, uno dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del XIX e XX secolo. Il progetto si avvale di un Comitato scientifico internazionale presieduto da Maria Concetta Di Natale e composto da Gioacchino Barbera, Laura Barreca, Ivana Bruno, Lorenzo Canova, Evelina De Castro, Pierfrancesco Palazzotto, Stefania Portinari, Pablo Gonzàlez Tornel.
La mostra, realizzata con la partecipazione dell’Associazione Artistica Culturale Ettore De Maria Bergler, riunisce per la prima volte opere provenienti da numerose e prestigiose collezioni private e pubbliche che custodiscono testimonianze di grande fascino e in alcuni casi inedite. A partire dal cospicuo nucleo di dipinti custoditi presso la Fondazione Sicilia e alla luce delle acquisizioni e degli studi più recenti legati al collezionismo delle opere di Ettore De Maria Bergler, la mostra ricostruisce il profilo completo e aggiornato di un artista siciliano di respiro internazionale, tra i protagonisti del rinnovamento artistico avviato in Italia nella seconda metà dell’Ottocento.
“La mostra di Ettore De Maria Bergler – ha affermato Raffaele Bonsignore, Presidente della Fondazione Sicilia – rappresenta un importante contributo alla valorizzazione e alla diffusione della ricca tradizione artistica della Sicilia, con particolare riferimento al periodo tra Ottocento e Novecento. L’obiettivo della mostra curata da Cristina Costanzo è quello di offrire al pubblico l’opportunità di conoscere De Maria Bergler attraverso una selezione accurata di opere, testimonianza preziosa della cultura e della sensibilità artistica dell’epoca, sollecitando l’apprezzamento per l’arte siciliana. La Fondazione Sicilia è orgogliosa di presentare questa esposizione come parte del suo impegno continuo nella valorizzazione e nella promozione delle eccellenze custodite all’interno delle proprie collezioni, contribuendo così a preservare e tramandare il ricco patrimonio artistico e culturale della Sicilia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Guido Gianferrara, segretario generale della Fondazione: “Continuiamo nel percorso di valorizzazione delle nostre collezioni. E’ un percorso costituito da un centinaio di opere e proseguiamo nell’obiettivo di incrementare lo sviluppo culturale del nostro territorio”.
Ettore De Maria Bergler (Napoli, 1850 – Palermo, 1938) è stato uno dei maggiori esponenti della cultura figurativa siciliana tra Ottocento e Novecento. Allievo di Francesco Lojacono, grazie al sostegno del Barone Riso di Colobria, svolse l’apprendistato a Napoli e a Firenze, dove entrò in contatto con la Scuola di Resina, con i Macchiaioli e con la Galleria Pisani, che raccoglieva personalità del calibro di Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Francesco Paolo Michetti e Giovanni Fattori e fu depositaria del diritto di priorità d’acquisto sulla sua produzione dal 1880 al 1885. La combinazione di molteplici influenze, cifra stilistica della produzione di alto profilo di Ettore De Maria Bergler, gli assicurò un ampio successo di pubblico e di critica nelle maggiori mostre dell’epoca, come l’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891/1892 e l’Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, dove presenziò con continuità dal 1901 al 1912, e presso numerosi collezionisti, tra cui si annoveravano anche la famiglia reale e la dinastia dei Florio. Al volgere del secolo, Ettore De Maria Bergler partecipò al nuovo orientamento del rapporto tra arti figurative e decorative, condiviso con autorevoli esponenti della cultura dell’epoca come Vittorio Pica. La sua produzione raggiunse esiti altissimi anche De Maria Bergler partecipò al nel campo della decorazione, filone di ricerca in cui si distinse per il contributo ai principali cantieri palermitani, come Villa Whitaker (1887-1889) il Teatro Massimo (1893-1897) e Villa Igiea (1899-1900) e per il sodalizio felicissimo con Ernesto Basile e Vittorio Ducrot.
“Il progetto espositivo – così racconta Cristina Costanzo, curatrice della mostra – nasce dalla volontà di riflettere sull’originalità della ricerca pittorico-decorativa di Ettore De Maria Bergler, affermatasi anche oltre i confini della Sicilia, come dimostra la sua partecipazione ai maggiori eventi espositivi del tempo. A partire dalla rilettura delle opere di straordinario interesse custodite dalla Fondazione Sicilia e attraverso confronti inediti, la mostra intende indagare la relazione fertile che Ettore De Maria Bergler, figura che anche in tempi recenti è stata al centro di nuovi studi, ha instaurato con i suoi illustri collezionisti, esponenti di un sistema artistico particolarmente dinamico. Proprio di questo legame vivace permane una traccia di fondamentale importanza presso le prestigiose collezioni pubbliche e private coinvolte in questo progetto, che rende omaggio alla produzione ricca ed eclettica di uno dei protagonisti dell’arte siciliana tra Otto e Novecento”. Soddisfatta anche la presidente del Comitato scientifico internazionale della Fondazione, Maria Concetta Di Natale: “La mission della Fondazione è questa: valorizzare il proprio patrimonio artistico facendolo conosce e mettendolo a confronto di quella che è la realtà del collezionismo che c’è intorno, che va ben oltre i confini della nostra isola”.
– foto di Giacomo D’Aguanno fornita da ufficio stampa Fondazione Sicilia –
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