Enologia: differenza tra essere e sembrare esperti di vini

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Ci sono tanti piccoli trucchi che si possono mettere in atto se ci si vuol presentare come esperti di vino o comunque si desidera dare ai propri commensali l’impressione di avere una particolare competenza in questo ambito. Una particolare attenzione, per esempio, deve essere riservata al modo in cui il calice viene tenuto in mano. Il bicchiere per il vino è caratterizzato da uno stelo lungo, che deve essere impugnato in modo che la mano non tocchi la coppa, vale a dire la parte nella quale il vino viene versato. Ciò permette di non causare variazioni rispetto alla temperatura del vino, ma anche di non lasciare che il profumo eventualmente spruzzato sul polso o quello del detersivo rimasto impresso sulle maniche del vestito che si indossa influenzino la percezione degli aromi del vino.

Un corso di degustazione di vini

Per avvicinarsi al mondo dell’enologia si potrebbe anche decidere di partecipare a un corso degustazione vino: magari uno di quelli proposti da Degustibuss, che aiutano a scoprire come si degusta il vino con un approccio professionale. Sono ben sette le sedi di questa accademia distribuite in tutto il territorio nazionale, con uno staff di formatori che comprende non solo enologi e sommelier, ma anche wine educator internazionali e giornalisti. Il programma didattico del corso analizza, tra l’altro, la tecnica degustativa con riferimento all’esame visivo e a quello olfattivo, per poi concentrarsi sui disciplinari DOC e DOCG e, quindi, descrivere i metodi Charmat e Champenoise che riguardano la spumantizzazione.

Concetti da apprendere: il terroir

Per presentarsi alle altre persone come dei veri esperti di vino non si può fare a meno di parlare di terroir: un concetto che chiama in causa una grande varietà di aspetti, come per esempio la latitudine, il clima, il suolo e la tradizione. Chi non sa come descrivere un vino che sta assaggiando può semplicemente limitarsi ad affermare che si tratta di un vino che parla del suo terroir: una frase che lascia sempre il segno.

Le note aromatiche e i profumi del vino

Il vino deve essere annusato dopo che è stato versato all’interno del calice. In questo modo si colgono sensazioni che derivano dalla memoria olfattiva, che è sempre soggettiva. Anche gli esperti sono consapevoli del fatto che uno stesso vino può lasciare percezioni differenti a seconda della persona. È un vero piacere, quindi, divertirsi a individuare nel calice i diversi profumi e aromi di un vino.

Che cosa fare per non farsi scoprire come inesperti

In molti casi la scarsa competenza in materia di vini si intuisce già dal modo in cui il prodotto viene versato nel bicchiere: ecco perché è molto importante sapere in che modo deve essere tenuta la bottiglia. In particolare, la bottiglia non va mai impugnata dal collo ma sempre dal fondo, cercando di non coprire l’etichetta con la mano. Ovviamente sarebbe auspicabile non macchiare la tovaglia, mentre le gocce che cadono dal collo della bottiglia devono essere asciugate con un tovagliolo.

 

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