Sancito nella serata del 26 agosto, durante una partecipata celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, il saluto alle “Figlie della Sapienza”, Irma e Venera, ultime suore della congregazione del Montfort, dopo che le superiori hanno deciso di liquidare la loro presenza a Enna.
Le Figlie della Sapienza sono state comunemente conosciute come le “Suore dell’ospedale”. Sempre attive nel nosocomio Umberto I non hanno fatto mancare agli ammalati tenerezza e cura e al personale di comparto, vicinanza umana e spirituale, oltre che collaborazione di ogni genere. Sono state, inoltre, sempre accanto ai vari cappellani, collaborandoli nella pastorale sanitaria. Le religiose, da circa dieci anni abitavano in un appartamento in Via Piave, territorio della parrocchia di San Bartolomeo e qui sono state accolte dai parroci che si sono succeduti, prima don Giacomo Zangara e adesso don Sebastiano Rossignolo. Le suore non si sono occupate soltanto dell’ospedale ma hanno coadiuvato i parroci, curando cenacoli evangelici, occupandosi dei malati e dei poveri in parrocchia. Suor Irma, va ricordato, è stata incaricata dal vescovo, della Pastorale della salute.
All’inizio della celebrazione don Sebastiano Rossignolo, ha sottolineato che si trattava di una festa “malinconica”, non mancando di far presente come Enna, ultimamente si stia svuotando di presenze religiose importantissime: va ricordato difatti, che negli ultimi anni sono andate via le monache di clausura Carmelitane del convento di San Marco, le suore Canossiane di San Tommaso e i padri Carmelitani del convento di San Giuseppe e, adesso, le Figlie della Sapienza.
Il vescovo ha evidenziato l’importanza della presenza delle suore a Enna: “La loro testimonianza è stata preziosissima, ma la tristezza di questa sera deve diventare preghiera. Da un lato le ringraziamo e dall’altro preghiamo per loro benedicendole”.
Anche l’amministrazione comunale ha voluto essere presente con un breve saluto e ringraziamento da parte del vicesindaco Francesco Comito.
A concelebrare e a servire all’altare, oltre al vescovo monsignor Rosario Gisana e al parroco, don Sebastiano Rossignolo, frà Salvatore Di Bartolo, parroco di Montesalvo e i diaconi Mimmo Cardaci, Salvatore Orlando e Piero Valenti. Per le suore, oltre a suor Irma e suor Venera, presenti suor Bruna, economa provinciale, incaricata di portare il saluto dalla madre provinciale suor Natalia e suor Piera che è stata la superiore.
Le Figlie della Sapienza giunsero a Enna nel 1943/44, durante la guerra e si insediarono presso l’ospedale prestando assistenza ai malati, vedendo in essi Gesù sofferente. Sono sempre state accolte con rispetto e stima, e hanno curato i malati con tenerezza e affetto fraterno. Hanno sempre, in questo mezzo secolo e mezzo diffuso la Parola di Dio nelle famiglie, si sono occupate dei carcerati, della formazione degli infermieri, instaurando buoni rapporti con gli allievi e contribuendo a fornire loro un’ottima formazione umana e spirituale. Si sono prodigate con i giovani organizzando esercizi spirituali in Italia e Europa.
Anche chi scrive ha partecipato a campi estivi da esse organizzate. Sono state per Enna una presenza effettiva e concreta. Il loro ramo maschile, ovvero i Padri Monfortani, per un lungo periodo di tempo, erano chiamati dal compianto monsignor Francesco Petralia, a predicare il mese della Madonna in duomo.
Molte suore ricordano questo tempo ad Enna come il più bello della Loro vita. E come non ricordare la compiante suor Maria Donata, suor Franca, e le viventi suor Maria Grazia, suor Alberta e suor Giuseppina.
Commovente il discorso di commiato di Eduardo Guarneri, un giovane della parrocchia. Le suore, per bocca di suor Bruna, hanno, a margine della celebrazione, ringraziato il vescovo, il parroco gli amministratori dell’ospedale e della città.
“Tutti siete nel cuore delle Figlie della Sapienza che soffrono perché devono lasciarvi”, ha detto suor Irma ma voi resterete nel nostro cuore come, siamo certe, noi rimarremo nel vostro”.
Mario Antonio Pagaria
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