La Polizia Penitenziaria di Enna è in uno stato di agitazione crescente a causa delle carenze di personale e delle condizioni di malessere che minacciano l’ordine e la sicurezza all’interno della Casa Circondariale. Le organizzazioni sindacali, SAPPe, OSAPP, UIL PA, U.S.P.P., FSA/CNPP, FP CGI, Fsn CISL, denunciano una grave sottostima del numero di agenti necessari e preannunciano un sit-in di protesta per richiamare l’attenzione sulle criticità del sistema.
Le organizzazioni sindacali, che rappresentano i poliziotti penitenziari, stanno sollevando seri dubbi sulla gestione delle risorse umane all’interno del reparto di Enna. La disputa principale riguarda il numero di agenti necessari per mantenere una sorveglianza adeguata e garantire un ambiente sicuro per tutti. Mentre l’amministrazione penitenziaria sostiene che ci sia un eccesso di personale, le organizzazioni sindacali contestano vigorosamente questi calcoli.
Secondo i sindacati, i calcoli dell’amministrazione penitenziaria non tengono conto delle reali esigenze sul campo. Affermano che la pianta organica dovrebbe essere basata sul numero di posti di servizio anziché sulla presenza dei detenuti. Secondo il loro calcolo, Enna soffre di una carenza di ben quaranta agenti, un deficit che mette a rischio la sicurezza all’interno della struttura.
Le carenze di personale hanno portato a una serie di gravi problemi operativi. Il personale è costretto a lavorare straordinari estenuanti, con turni che possono superare le otto o nove ore al giorno. Inoltre, gli agenti sono spesso chiamati a coprire più postazioni di servizio contemporaneamente, mettendo a rischio la loro sicurezza e il loro benessere psico-fisico.
SAPPe, OSAPP, UIL PA, U.S.P.P., FSA/CNPP, FP CGI, Fsn CISL sottolineano che la situazione ha gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica. La mancanza di personale compromette la capacità di gestire la Casa Circondariale in modo efficace. I sindacati sostengono che, per garantire un ambiente sicuro, sono necessarie almeno 70 unità di polizia al giorno, suddivise tra turni mattutini, serali e notturni. Tuttavia, la realtà vede il ricorso a turni straordinari estremamente gravosi.
La situazione è così critica che alcune organizzazioni sindacali stanno chiedendo l’applicazione di un quarto turno, che richiederebbe la presenza di 90-95 agenti al giorno, un numero ben al di là delle risorse attuali.
Oltre alle carenze di personale, le organizzazioni sindacali lamentano una serie di altre violazioni e deprivazioni dei diritti dei poliziotti penitenziari di Enna. Questi includono la mancanza di un piano ferie adeguato, condizioni di lavoro precarie, mancanza di sicurezza e benessere per il personale e una serie di problemi operativi che minano la capacità di svolgere il loro lavoro in modo efficace.
Inoltre, le organizzazioni sindacali accusano l’amministrazione penitenziaria di non prendere sul serio le loro preoccupazioni e di non rispettare gli accordi precedentemente stabiliti.
Di fronte a questa serie di problemi, le organizzazioni sindacali chiedono un intervento urgente da parte delle autorità competenti. Invitano le autorità a effettuare un’ispezione immediata all’interno della Casa Circondariale per verificare le condizioni e ascoltare le loro ragioni. Inoltre, annunciano un sit-in di protesta che avrà luogo il 26 settembre 2023, come ultima risorsa per attirare l’attenzione sulla gravità della situazione.
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