Nicole Orlando, la pluridecorata campionessa di atletica paralimpica, incontra oltre duecento studenti degli Istituti Comprensivi “Francesco Paolo Neglia” e “Santa Chiara”, diretti rispettivamente dalle Prof.sse Marinella Adamo e Maria Concetta Messina. L’iniziativa, rivolta esclusivamente agli studenti e prevista per domani mattina, a partire dalle 9.30, nell’ Auditorium della scuola “Neglia”, rientra nel programma “Armonie di relazioni”, promosso dall’Associazione “Vita 21 Enna”, presieduta da Marco Milazzo, che ha invitato ad Enna la giovane atleta, per offrire una forte testimonianza di vita vissuta in pienezza e che la Sindrome di Down e le sue peculiarità hanno arricchito di significati nuovi. “L’inclusione diventa realtà, se ciascuno fa la propria parte: è un “cento per cento”, in cui un “cinquanta” è messo dal disabile e da chi gli sta accanto e l’altra metà è messa da tutto il tessuto sociale per intero – afferma il presidente Milazzo -. È un processo che deve essere sempre più interiorizzato e vissuto senza superficialità: solo in questo modo non esisterà più l’ “incluso” e “colui che include”, ma la forma più evoluta della convivenza, nella quale ciascuno può esprimere, a favore di tutti, i propri talenti. Nicole fa la sua parte e invita ciascuno di noi a fare altrettanto”.
I bambini delle classi quarte della Scuola Primaria e delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado sono già stati protagonisti del progetto “Kairós”, promosso dal Lions Club Schio e che fa parte del più ampio programma “Armonie di relazioni”, “proprio per favorire una sperimentazione delle difficoltà in modo da comprendere pienamente l’altro – afferma la docente Valeria Petralia, responsabile “Mondo Scuola” di “Vita 21 Enna” -. Non è solo il bambino in difficoltà a doversi sforzare di camminare verso gli altri, ma sono anche questi ultimi a promuovere il suo processo di inclusione, vivendo appunto quello che lui stesso vive, attraverso una serie di interventi formativi opportunamente strutturati, e realizzando così una vera e propria integrazione al contrario, in cui centrale è la persona”. Oltre ed al di là del limite, della condizione genetica in un processo di arricchimento sociale, in cui la diversità, in tutte le sue forme, disabilità compresa, viene considerata risorsa.
E Nicole Orlando ne è testimonianza: la Trisomia 21 non l’ha fermata, anzi è diventata il suo trampolino di lancio, anche grazie alla determinazione di una famiglia che in lei ha creduto. Nata a Biella l’8 novembre 1993, a soli tre anni viene tesserata per la società di ginnastica “La Marmora – Team Ability Biella” e, dopo essersi cimentata in molte discipline, si dedica all’atletica leggera e si specializza nei 100 e 200 metri, nel lancio del giavellotto, nel salto in lungo e nel triathlon. Nel 2013, ad appena 20 anni, partecipa ai campionati europei IAADS di Roma e vince tre ori nei 100 metri, nel salto in lungo e nella staffetta 4×100, ripetendosi agli “Open European Championships IAADS” di Póvoa de Varzim nel 2014. Ai mondiali 2015 di Bloemfontein, in Sudafrica, Nicole si conferma dominatrice nei 100 metri, nei 200 metri, nella staffetta 4×100, nel triathlon e nel salto in lungo: vince quattro ori e un argento e fissa il nuovo record nel mondo del triathlon, che si aggiunge a quello ottenuto nel salto in lungo nel 2014. Non a caso, quindi, il 31 dicembre 2015, durante il discorso di fine anno alla Nazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella cita Nicole Orlando tra gli esempi da seguire.
La giovane Orlando ha, inoltre, partecipato all’undicesima edizione del programma televisivo “Ballando con le stelle”, classificandosi quinta in coppia con il ballerino Stefano Oradei, ed ai “Trisome Games”: le prime olimpiadi per atleti con la sindrome di Down, tenutisi a Firenze, dal 15 al 22 luglio 2016.
Sempre nel 2016 viene pubblicato un libro scritto a quattro mani con la giornalista Alessia Cruciani “Vietato dire non ce la faccio” (Edizioni Piemme, 160 pagine), in cui l’atleta racconta la sua vita, dalla nascita con il disorientamento iniziale dei genitori alle conquiste sportive, “mettendo a nudo” un’esistenza che è resa speciale nella sua normalità proprio da quel cromosoma in più, il ventunesimo, che è proprio della Sindrome di Down, definito da Nicole “il cromosoma della felicità”.
Un’occasione di riflessione, dunque, sul valore positivo della diversità e sull’importanza di vivere a scuola relazioni gioiose ed armoniose, partendo dall’esperienza di vita di chi non si è arresa. Anzi.
E ad Enna Nicole è particolarmente legata anche perché Carmelo Messina, la sua dolce metà, campione di calcio a 5 paralimpico, vive ad Aidone e sarà presente alla manifestazione di domani.
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