Enna, il 16 e 17 dicembre si svolgerà il XXV Congresso Regionale FADOI

UOC Medicina Interna Enna
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L’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’Ospedale “Umberto I” di Enna, diretta dal dott. Mauro Sapienza, con il patrocinio concesso, tra gli altri, dall’ASP di Enna, svolge un ruolo importante nella realizzazione  del ”XXV Congresso Regionale FADOI (Federazione delle Associazioni degli Internisti Ospedalieri Italiani) che si svolgerà a Enna dal 16 al 17 Dicembre 2022 , presso il “Federico II” Palace Hotel. Il titolo del Congresso sarà “L’Internista nell’Era Post-COVID: Tra Complessità ed Innovazione”.

Il presidente regionale FADOI e corresponsabile scientifico dell’Evento, dott. Maurizio Alletto, dell’UOC Medicina Interna dell’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, ha accolto con entusiasmo la scelta di Enna quale sede dell’evento scientifico.

In parallelo, giorno 17 dicembre, presso la stessa sede, si svolgerà il Congresso Regionale ANIMO (Associazione Nazionale Infermieri Medicina), la cui presidentessa è la dott.ssa Maria Lucia Rita Di Grigoli, che opera presso l’ASP di Agrigento.

Il congresso regionale – riferisce Mauro Sapienza – sarà di assoluto rilievo e coniugherà, in armonico equilibrio, esperienza ed aggiornamento coinvolgendo i migliori esperti Internisti siciliani al fine di richiamare tutta la Comunità Medico-Scientifica.

Verranno affrontati temi di grande valenza scientifica e clinica, che riflettono le particolari criticità diagnostiche, terapeutiche ed organizzative del mondo reale della Medicina Interna. Le sfide per la Medicina Interna sono quelle di governare una disciplina sempre più eclettica, che spazia dalle diagnosi difficili alla gestione di patologie acute, e a quella di patologie croniche riacutizzate in pazienti sempre più complessi, spesso anziani, pluripatologici e politrattati, e con differenti esigenze in termini di richiesta di intensità di cura. A questa situazione si è drammaticamente e prepotentemente aggiunto lo stress-test determinato dalla pandemia COVID-19, che per tempi ormai molto prolungati ha stravolto le dinamiche sanitarie, quelle dell’assistenza ospedaliera e visto la Medicina Interna sostenere il carico prevalente di pazienti ricoverati con infezione da SARS-CoV-2″.

Nello specifico – evidenzia  Maurizio Alletto – i lavori congressuali si concentreranno sulla gestione di pazienti complessi con patologia cardiovascolare, polmonare ed epatologica, approfondendo aspetti della terapia anticoagulante ed i nuovi approcci del trattamento del diabete mellito, individuando alcuni aspetti critici meritevoli di particolare attenzione nei pazienti Long-COVID. L’esperienza COVID, sempre in relazione alle patologie trattate, è però servita per focalizzare l’attenzione su alcune problematiche di ordine fisiopatologico, eziopatogenetico e clinico che la pandemia ha fortemente sottolineato, ma che si possono con frequenza ritrovare anche in pazienti non-COVID, come l’interazione fra terapia corticosteroidea e metabolismo glucidico, la complessità del trattamento in pazienti che richiedono nutrizione artificiale ed il comanagment internistico rispetto a problematiche Chirurgiche ed Ortopediche”.

Inutile poi ricordare – aggiunge Sapienza – come un tema quale quello della telemedicina/televisita/telemonitoraggio, come strumenti complementari e non alternativi rispetto al metodo clinico, sia uscito da una dimensione ‘pionieristica’ per diventare argomento di dominio e interesse generale. È indubbio che il contesto clinico-epidemiologico e sanitario, a prescindere dalla pandemia, è oggi significativamente mutato, così come il profilo di assistenza che viene erogata nei reparti di Medicina Interna“.

 

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