Enna, assessore Rosalinda Campanile “Avviato il progetto di recupero del fondo della biblioteca comunale di Enna”

Rosalinda Campanile
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Rosalinda Campanile
assessore Rosalinda Campanile

Stamattina (16 giugno 2021 n.d.r.) ho fatto visita ai restauratori che sono a lavoro, all’interno della nostra biblioteca comunale, nella loro opera di messa in sicurezza di circa 1.600 libri (costituenti parte del fondo antico della nostra biblioteca). Li ho trovati in camice bianco a prendersi cura (esattamente come “medici”) di una parte del nostro patrimonio librario, tra cui una cospicua parte di incunaboli”, afferma l’assessore alle Attività culturali Rosalinda Campanile.

Si tratta della Cooperativa Properart, una cooperativa di professionisti presieduta dall’arch. Maurizio Campo, i restauratori sono Marco Di Bella e Viviana Elisa Nicoletti, collaboratori esterni Claudio De Benedettis e Irene Zanella.  Il loro progetto “custodire la memoria” è stato selezionato all’interno del bilancio partecipato. Un’iniziativa di cui andare fieri. La biblioteca è il luogo in cui viene custodita la memoria di una città ed a questo luogo bisogna riguardare con l’interesse che merita, recuperando fondi di finanziamento per il restauro dell’intero edificio.  La “curiosità” ci ha spinti fino alle stanze in cui è custodito il fondo antico del Duomo, un patrimonio che  merita un posto d’onore all’intero della biblioteca e che, soprattutto, deve essere reso fruibile alla città ed agli interessati”.

Conclude l’assessore Campanile “Si lavorerà in questa direzione con l’ausilio della Soprintendenza che si è già resa disponibile e che ringrazio pubblicamente per la collaborazione propositiva che ho potuto constatare su questo e su altre interessanti progetti. La sinergia tra le istituzioni è sempre il presupposto indispensabile per realizzare progetti di interesse collettivo. In poco più di due mesi che ho ricoperto il ruolo di assessore, ho avuto la prova che questa città è ricca di risorse umane, dentro e fuori dalle istituzioni, che hanno voglia di adoperarsi in favore della comunità. Una ricchezza che va valorizzata e “sfruttata” al massimo e che può fare la differenza nel rilancio culturale della nostra piccola fortezza”.

 

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