Spiccano per bellezza e colori i quadri realizzati dagli amici del Centro di aggregazione FreeStigmaLab della cooperativa La Piramide sulle pareti in pietra del caffè letterario Al Kenisa, che ospita la mostra “VOLTALACARTA” fino al 2 gennaio.
A condurre il laboratorio è stata la maestra d’arte Milena Gagliano che spiega: “la tecnica usata è quella del quilling art, nota anche come filigrana. Una forma d’arte che consiste nell’uso di strisce di carta o cartoncino che vengono arrotolate, modellate ed incollate insieme per creare disegni ed elementi decorativi. È una tecnica che rilassa e può essere impiegata ai fini didattici, per migliorare la manualità e le funzioni motorie. Oltre a rilassare e stimolare la creatività di grandi e piccoli, favorisce e rafforza l’autostima e la sicurezza. Inoltre suggerisce e sostiene il riciclo creativo”.
La mostra è solo il punto di partenza di un progetto più ampio ed articolato di inclusione lavorativa che nasce dalla collaborazione tra la cooperativa sociale La Piramide, che si occupa di riabilitazione di soggetti con fragilità psichiatrica, e la cooperativa sociale Sikelion che invece si occupa proprio di inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati.
“L’inclusione lavorativa – precisa la psicologa Paola Silvano, coordinatrice del Centro – è il naturale proseguo del percorso di riabilitazione per chi viene presso le nostre strutture, per questo motivo in stretta collaborazione con il presidente della cooperativa sociale Sikelion , Federica Zarbo, abbiamo pensato di dare vita ad un progetto che tenga unite le due fasi di riabilitazione e di inclusione attraverso il filo conduttore della creatività che da terapia riabilitativa (non convenzionale) si trasforma in opportunità lavorativa all’interno di un laboratorio di artigianato artistico. Ecco che la mostra – continua la Silvano – ha voluto non sottolineare le potenzialità della creatività nei percorsi riabilitativi ma soprattutto richiamare l’attenzione della società civile sul problema dell’inclusione lavorativa di chi, a causa di disabilità fisica o psichiatrica, vive ai margini del mondo del lavoro senza avere la possibilità di farne parte”.
“Quest’anno tra l’altro – ha ricordato il socio Giuseppe Germanà – ricade il trentesimo anno dalla nascita della cooperazione sociale ed è quindi forte l’obiettivo dell’iniziativa che invita all’integrazione tra istituzioni, terzo settore e società a favore dei più fragili”
Fondamentale è la collaborazione con le istituzioni, in modo particolare con il Distretto Salute Mentale dell’Asp n 4 di Enna, diretta da Giuseppe Cuccì, che ha sempre sostenuto ed incentivato tutte le iniziative volte oltre che alla riabilitazione, all’emancipazione e all’inclusione dei pazienti così come la collaborazione con il comune di Enna.
L’assessore alle politiche sociali Gianpiero Cortese che ha portato il saluto del sindaco Maurizio Dipietro, che plaudendo all’iniziativa, ha anche annunciato che il comune porterà avanti il progetto di inclusione lavorativo integralmente, proprio con la cooperativa sociale Sikelion. “Un primo passo – commenta l’assessore – verso un’integrazione che deve superare i confini stretti della disabilità per andare incontro alle nuove solitudini determinate da questo momento storico”. In rappresentanza dell’Asp di Enna, lo psichiatra Ida Buonanno, del Dsm.
Un ringraziamento particolare va ai presidenti del Lions Lucio Riccobene, dell’Avis Angelo Perri, del Fai Antonio Avevi e il delegato del Panathlon Lucio Bonasera, che hanno accolto l’invito partecipando alla serata di apertura della mostra.
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