Ordinanze che blocchino in relazione alle condizioni meteo, tutte le attività legate al settore dell’edilizia nei rispettivi territori comunali.
Lo chiede ai sindaci di tutti i comuni della provincia il segretario generale provinciale del settore edile Epifanio Riccobene chiedendo ai primi cittadini di intervenire in tal senso per quelle che sono le loro competenze istituzionali.
“La Fillea Cgil da anni si batte per aumentare il livello di sensibilità a proposito della questione caldo durante i mesi estivi nei luoghi di lavoro con diretta esposizione all’aria e al sole – scrive Riccobene – la questione si è trasformata in una vera e propria emergenza che nonostante le nostre ripetute campagne di sensibilizzazione, utili ad alzare il livello di attenzione non ci restituiscono / dati alla mano) i risultati sperati in termini di sicurezza e prevenzione. Il D. LGS. 14/2015, in materia di riconoscimento di Casa Integrazione guadagni per eventi meteorologici è chiarissimo: quando si toccano i 35 gradi centigradi, in assenza di azioni organizzative in grado di migliorare il rischio all’interno dei cantieri, bisogna stoppare le attività lavorative. Nel Luglio del 2022, anche grazie alle campagne della Fillea Cgil, un intervento ancora più estensivo a tutela potenziale della incolumità dei lavoratori è stato prodotto da nota INPS-INAIL: dichiarano, infatti, che basta “ percepire” i 35 gradi per astenersi dalle attività lavorative. Le elevate temperature, come è noto, possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore. Aumentando il rischio di infortuni. Durante la riunione del comitato Regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro è stato consegnato ai soggetti presenti, un vademecum che recita una serie di indicazioni per la prevenzione delle patologie da calore nei luoghi di lavoro e che riteniamo sicuramente utile in merito ai temi esposti e funzionali alla sensibilizzazione generale ma che non sono ovviamente sufficienti a invertire la tendenza manifestatasi nel territorio. Dal punto di vista organizzativo e normativo in presenza di una netta estremizzazione delle temperature- non assistiamo a quella virata culturale auspicabile per rendere più sicuri i luoghi di lavoro del nostro settore. Per tali ragioni, nell’esercizio delle vostre prerogative istituzionali, vi invitiamo- al fine di prevenire gravi pericoli che possono minacciare cittadini- lavoratori a emettere ordinanze che in relazione alle previsioni meteo blocchino le attività del settore Edile-Lapideo nella fascia oraria ove si preveda, in relazione ai bollettini Sias della Protezione Civile, di superare le temperature stabilite dalla legge. Rimaniamo in attesa di vostro riscontro e manifestiamo nostra disponibilità per discutere più approfonditamente del tema”.
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