Emergenza idrica: il Movimento per la Difesa dei Territori di Nicosia richiede chiarezza sulle misure di razionamento dell’acqua

Diga Ancipa
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Il Movimento per la Difesa dei Territori (MDT) ha recentemente inviato una richiesta formale alle autorità regionali per ottenere chiarimenti sulle misure di razionamento dell’acqua adottate in Sicilia. La lettera, datata 7 agosto 2024, è stata indirizzata all’Autorità di Bacino della Regione Sicilia, alla Cabina di Regia ATI Enna, a Siciliacque SPA e ad AcquaEnna SPA, e ha coinvolto anche il Comune di Nicosia e gli organi di stampa.

Secondo i dati raccolti dall’Autorità di Bacino la situazione idrica è allarmante. Nonostante le misure di riduzione dell’erogazione, il consumo d’acqua non solo non è diminuito, ma ha registrato un notevole aumento. Nei mesi estivi, infatti, il volume d’acqua prelevato dagli invasi siciliani è cresciuto in modo preoccupante. A giugno 2024, il prelievo totale dagli invasi siciliani era di 11,73 milioni di metri cubi (Mmc), ma a luglio lo stesso dato è più che raddoppiato, raggiungendo i 23,61 Mmc.

Un caso emblematico è quello dell’invaso Ancipa, che serve la maggior parte dei comuni delle province di Enna e Caltanissetta. L’invaso, con una capacità massima di 30,40 Mmc e una superficie di 139 ettari, ha visto i seguenti consumi nei mesi di maggio, giugno e luglio 2024:

– Maggio: 0,95 Mmc

– Giugno: 1,16 Mmc (un aumento del 18% rispetto a maggio)

– Luglio: 1,55 Mmc (un ulteriore aumento del 25% rispetto a giugno)

Questi dati indicano chiaramente che, nonostante i tentativi di razionamento, i consumi continuano a salire.

L’associazione ha analizzato anche l’impatto dell’evaporazione, riconoscendo che, nei mesi estivi, essa contribuisce al consumo d’acqua. Tuttavia, le stime effettuate dall’MDT suggeriscono che l’evaporazione da sola non può giustificare l’incremento osservato. Ad esempio, utilizzando una formula che tiene conto di fattori come temperatura, superficie dell’invaso, velocità del vento e umidità relativa, si è stimato che l’evaporazione dell’invaso Ancipa potrebbe ammontare a 0,308 Mmc al mese in condizioni estreme. Tuttavia, anche ipotizzando una temperatura media diurna anomala di 35°C, il consumo a luglio avrebbe dovuto essere stabile rispetto a giugno, il che non è avvenuto.

Questa situazione ha portato MDT a ipotizzare diverse cause per l’aumento dei consumi, tra cui l’uso di serbatoi di accumulo da parte degli utenti, le perdite nelle condotte accentuate dal clima caldo e arido, e l’eventuale utilizzo dell’acqua dell’invaso per nuovi scopi o in altre aree. Inoltre, l’associazione non esclude la possibilità di errori nelle misurazioni dei dati.

Per affrontare l’emergenza, il MDT propone una serie di interventi urgenti:

– Dragaggio e pulizia degli invasi per aumentarne la capacità;

– Revisione e pulizia dei canali afferenti per garantire un maggiore afflusso d’acqua;

– Implementazione di metodi per ridurre l’evaporazione estiva, come l’uso di piante galleggianti o film chimici sicuri per l’ambiente;

– Riparazione delle perdite già identificate nelle condotte;

– Verifica quantitativa delle portate delle singole condotte per individuare eventuali perdite nascoste.

Infine, l’MDT ha formalmente richiesto l’accesso a diverse informazioni, tra cui i volumi di distribuzione dell’acqua per gestore e area, i verbali delle riunioni indette dal COC di Nicosia e l’elenco degli interventi di riparazione delle perdite nel territorio di Nicosia. Il presidente dell’associazione, ingegnere Fabio Bruno, ha sottolineato che queste richieste si basano sul diritto di accesso civico generalizzato, come stabilito dalla legislazione vigente e ha espresso la speranza di un riscontro tempestivo da parte delle autorità per garantire una corretta informazione alla popolazione.


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