La gestione del servizio idrico a Nicosia è al centro di un acceso scontro politico tra il sindaco Luigi Bonelli e il consigliere comunale Francesco La Giglia. La controversia, nata da dichiarazioni contrastanti sulla cessione delle sorgenti ad AcquaEnna, si sta spostando dalle aule consiliari alle aule di tribunale.
Il conflitto è esploso dopo che Bonelli, durante la trasmissione Agorà su Rai 3, ha affermato che non avrebbe ceduto tutte le sorgenti ad AcquaEnna. In risposta, La Giglia ha pubblicato su Facebook un post contenente una delibera del consiglio comunale del 30 ottobre 2001, relativa alla costituzione del Consorzio ambito numero 5 Enna per la gestione del servizio idrico integrato.
Nel suo post, La Giglia ha evidenziato che all’epoca Bonelli era assessore nell’amministrazione del sindaco Piergiacomo La Via, implicando una responsabilità politica nell’adesione al consorzio che ha poi portato alla gestione di AcquaEnna.
Bonelli ha reagito duramente, annunciando su Facebook la sua intenzione di querelare La Giglia per diffamazione. Il sindaco ha precisato che la delibera in questione riguardava una “sola e dovuta” adesione all’Ato Idrico, obbligatoria per tutti i comuni, e che la sua presenza come assessore in quella seduta era “completamente insignificante”, in quanto solo i consiglieri comunali potevano discutere e votare.
Ha inoltre sottolineato che il vero nodo della questione è il contratto stipulato nel 2006 da un’altra amministrazione, che effettivamente cedeva tutte le sorgenti del comune.
Questa vicenda mette in luce le tensioni politiche legate alla gestione delle risorse idriche a Nicosia e solleva interrogativi sulla trasparenza e la responsabilità nelle decisioni amministrative passate. La querela annunciata potrebbe portare a ulteriori sviluppi e chiarimenti su questa complessa situazione.
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