I lavoratori dell’Oasi Maria Santissima di Troina hanno proclamato lo stato di agitazione per il mancato pagamento della tredicesima mensilità del 2021 e della somma spettante per il rinnovo dei contratti.
“E’ il segnale di una mala gestio, dal momento che la convenzione decennale tra Irccs Oasi e Regione siciliana garantisce le entrate a fronte delle prestazioni assistenziali che l’Irccs deve erogare”. A dichiararlo è la deputata all’Ars Elena Pagana.
“Purtroppo, a farne le spese sono i circa 700 lavoratori e le loro famiglie, alle quali sono vicina. Già lo scorso marzo avevo espresso forti timori per le certezze dei dipendenti e per il futuro dell’Oasi, auspicando che si facesse chiarezza sulla gestione della struttura. Esposizione debitoria verso l’erario e condizione generale dell’Ente richiedono, a questo punto, assunzioni di responsabilità e decisioni tempestive”.
“Ad aprile, poco dopo il mio intervento – prosegue Pagana – le forze sindacali avevano sollevato la questione tredicesima mensilità 2021 e spettanza di circa 1000 euro per il rinnovo contrattuale. Se oggi siamo alla proclamazione dello stato di agitazione, è perché la situazione gestionale dell’Istituto, esattamente come in passato gravemente appare ancora oggi compromessa sul fronte economico e finanziario, nonostante gli ampi spazi di ristrutturazione del debito derivanti anche dalla convenzione che prevede quasi 500 milioni di euro in 10 anni. Dopo tutti gli sforzi compiuti dalla Regione per salvare una istituzione che da lavoro e svolge una funzione sociale e sanitaria importante, mi auguro che oggi si voglia finalmente prendere coscienza della realtà e adoperarsi per trovare soluzioni stabili”.
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