Nelle prime ore di sabato 23 giugno, in un’area di servizio della tangenziale ovest di Catania, agenti del Distaccamento Polstrada di Catenanuova, coordinati dal commissario capo Giovanni Martino, dirigente della Sezione Polizia Stradale di Enna, nel corso di un posto di controllo fermavano un veicolo con due persone a bordo, nei cui confronti figuravano diversi pregiudizi penali.
A seguito degli accertamenti di rito, sui sedili posteriori e all’interno del bagagliaio dell’auto, venivano rinvenute delle gabbiette contenenti sette cardellini e delle attrezzature, solitamente utilizzate per la cattura illegale di fringillidi (reti, picchetti, bastoni e altro).
Nell’immediatezza, i due soggetti non fornivano adeguate spiegazioni circa il possesso di quanto reperito dagli agenti operanti, ne sulla provenienza dei volatili, pur ammettendo di essere i proprietari delle citate attrezzature.
Configurandosi, quindi, reati previsti dal nostro ordinamento in materia venatoria, i due uomini venivano denunciati all’autorità giudiziaria di Catania.
Dell’attività svolta veniva informato il pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, il quale, come consigliato da un esperto del Centro recupero fauna selvatica di Catania, disponeva l’immediata liberazione dei cardellini, soprattutto per evitare che gli stessi subissero qualsiasi altro tipo di stress.
Le attrezzature, sottoposte a sequestro, invece, vengono custodite presso il Distaccamento Polizia Stradale di Catenanuova, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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