È stata avviata concretamente la collaborazione tra il Comune di Enna e “Spendiamoli Insieme”, il progetto di monitoraggio civico della no profit Parliament Watch Italia. Nell’ex capoluogo di provincia le votazioni per scegliere i progetti da finanziare con i fondi della democrazia partecipata 2022 partono infatti dal 20 ottobre per concludersi il 30 ottobre e si svolgono sulla piattaforma online messa a disposizione da “Spendiamoli Insieme” in collaborazione con BiPart. Quattro i progetti tra cui gli Ennesi possono scegliere, da prodotti multimediali a centri di aggregazione e sport, dal metaverso alle installazioni artistiche.
“La collaborazione con il Comune di Enna, così come quella, anch’essa in corso, con il Comune di Siracusa – spiegano Francesco Saija e Giuseppe D’Avella di “Spendiamoli Insieme” – ha un valore preciso, quello di consentire ad una no profit specializzata sul tema e, dunque, a soggetti rigorosamente super partes, di assistere, con consulenze, affiancamento e azioni concrete, quegli Enti locali che hanno maturato piena consapevolezza dell’importanza della partecipazione e hanno volontà profonda di impegnarsi per un miglioramento continuo dei processi di democrazia partecipata. “Spendiamoli Insieme” ha esattamente questi obiettivi: contribuire a migliorare l’uso dei fondi per la democrazia partecipata collaborando sia con le pubbliche amministrazioni che con la cittadinanza e informare sul tema, pubblicando dati e informazioni su come vengono spesi o non spesi i circa 4,5 milioni di euro che ogni anno sono disponibili per far nascere belle storie di partecipazione in Sicilia».
Intanto, nel resto del Libero Consorzio di Enna – come succede d’altronde in tutta la Sicilia – ci sono Comuni “virtuosi”, come Regalbuto, che è stato tempestivo e ha sviluppato una fase di co-progettazione delle proposte ricevute completando l’intero processo con la pubblicazione dell’esito, e Nissoria, dove le uniche informazioni esistenti sono quelle dei dati ufficiali diramati dalla Regione e riguardano il triennio 2016-2018, anni nei quali la città spende una media di 15 mila euro, ma non si sa come, poi neanche questo.
Tre, oltre all’ex capoluogo, i Comuni “virtuosi” dell’Ennese nel campo della democrazia partecipata. Almeno sei quelli che stanno sull’altro piatto della bilancia. In mezzo, tutti quelli che manifestano negli anni diversi gradi di efficacia e rispetto della norma.
I Comuni in grigio
Nella lavagna virtuale di Spendiamoli Insieme è una questione, oltre che di dati, anche di colori. Il grigio indica che i ricercatori non sono riusciti a trovare niente, il verde testimonia invece che documenti e informazioni sono stati rintracciati.
Ed è un “grigio” che non perdona quello di Nissoria (2922 abitanti). Qui le uniche informazioni esistenti sono quelle dei dati ufficiali diramati dalla Regione e riguardano il triennio 2016-2018, anni nei quali la città spende una media di 15 mila euro, ma non si sa come. Poi neanche questo. Piazza Armerina (21043 abitanti) spende solo nel 2016 e poi non usa i suoi circa 12 mila euro l’anno (trovato giusto un avviso e nient’altro), Pietraperzia (6561 abitanti) spende nel 2016 e nel 2017 (anche qui in media sui 12 mila euro annui) e poi nulla più (a parte un avviso), Gagliano Castelferrato (3458 abitanti) spende solo nel 2017 (e le risorse che di lì in poi restituisce annualmente si attestano attorno ai 15 mila euro).
Sembra che si voglia rimettere in carreggiata Aidone (4522 abitanti) che spende nel 2016, poi restituisce circa 15 mila euro ogni anno fino al 2021 quando adotta il regolamento, pubblica l’avviso, e approva due progetti (Kalos e Sthenos presentato da Glauco Cianciolo e intervento su fontane pubbliche proposto dal Comitato cittadino). Quest’anno comunque ancora non ci sono notizie. Idem per Leonforte (12818 abitanti) che ogni anno, fatta eccezione per il 2016, restituisce alla Regione i fondi (in media 10 mila euro) ma proprio quest’anno, a inizio luglio, ha adottato il regolamento.
I Comuni in verde
Altre storie quelle dei Comuni virtuosi. Per esempio Regalbuto (6850 abitanti) quest’anno è stato particolarmente tempestivo. Ha pubblicato l’avviso il 31 marzo, ha sviluppato immediatamente la fase di co-progettazione con gli autori delle 4 proposte pervenute, registrando il ritiro di una di esse e rimodulando le altre, ha già effettuato la raccolta delle preferenze dei cittadini e ha pubblicato l’esito (Sicurezza e promozione del territorio presentato dalla Misericordia “S. M. Kolbe”, Festa di Primavera della Pro Loco e Omaggio al compositore regalbutese Domenico Campisi proposto dalla Parrocchia San Basilio). Nota dolente: hanno votato solo in dieci.
L’anno scorso per la verità l’esito è arrivato il 22 dicembre e a votare la determinazione finale sono stati solo 3 cittadini che hanno dato l’ok, uno per ciascun progetto, a 2 progetti della Pro Loco (CuriAmo Regalbuto e CantiAmo il Natale) e a quello della Parrocchia San Basilio (Il Natale tra le atmosfere musicali della tradizione italiana e non). Il tutto per 13.500,00 €. Nel 2020 il Comune ha modificato il regolamento della democrazia partecipata inserendo la fase di co-progettazione tra proponenti ed ente, ma non riuscendo a realizzarla a causa del Covid. Comunque sia, nel 2020 “vincono” i finanziamenti (anche quell’anno di 13.500 €) quattro progetti: Salute & Benessere (servizi di prevenzione Covid) della Misericordia “S. M. Kolbe”, Insieme per lo sport e salute della A.P.D Crescinsieme, lavori di valorizzazione di Piazza della Costituzione proposti da Chiara Oanni, Orto Botanico interculturale della Pro Loco.
Anche Cerami (1903 abitanti) che quest’anno ha pubblicato l’avviso il 20 aprile dando tempo fino al 12 maggio per la presentazione di proposte e progetti, non ha saltato un anno (e speso sempre attorno agli 11 mila euro). L’anno scorso ha dato l’ok alla proposta dell’associazione Attivamente di “incrementare il Verde Pubblico nella Villa Comunale e in altri spazi e aree del centro urbano con nuove piante e fiori”. Due anni fa si è trattato di 3 progetti: guida turistica, sito internet turistico, restauro Monumento dei Caduti. Per quest’anno ancora i ricercatori non hanno trovato l’esito.
Un pizzico meno virtuosa, ma comunque “in verde” anche Catenanuova (4598 abitanti). Nel 2022 l’avviso è del 21 giugno, la raccolta delle proposte si è chiusa il 5 agosto, si attende l’esito. Nel 2021 ha speso 34 mila euro (per i progetti Riqualificazione area “24 Case” e sistemazione della piazza Aldo Moro, proposti da gruppi di cittadini, Conoscere per Formare della Fidapa, Oltre la Disabilità dell’Associazione ONLUS Treno Arcobaleno), 35 mila euro nel 2020 (per il completamento e ripristino aree-gioco Parco San Prospero dell’Associazione Culturale Giocosamente e l’installazione al Parco San Prospero di “Calisthenics Park” del Gruppo Associazione Facciamo Catena).
I Comuni a “metà strada”
Nicosia, Troina, Villarosa e Calascibetta quest’anno ancora non hanno avviato il processo. Ma in passato si sono impegnati sempre. A Nicosia (13183 abitanti) negli ultimi due anni i fondi sono andati al progetto di installazione degli stemmi nobiliari della cittadina (8.500 e 9.500 euro) presentato dall’associazione Ecomuseo Petra D’Asgotto. Per il 2022 la somma a disposizione, come da recente deliberazione del Comune, è di 8.000 euro. A Troina (8917 abitanti) i cittadini non possono presentare progetti, il che è in contraddizione con la norma, ma possono solo esprimere una preferenza sulle aree in cui impegnare i fondi. L’anno scorso l’area scelta è stata “Tutela dell’ambiente e verde pubblico”, nel 2020 è stata la volta di acquisto di elementi di arredo urbano (rispettivamente per 13.000 e 12.000 €).
Villarosa (4567 abitanti) ha fatto la sua parte ma in grave ritardo. L’esito del processo del 2021 è datato 14 aprile 2022 (spesa di 15 mila euro per 4 progetti: restauro della scala del Convento dei Cappuccini dell’Associazione culturale “Bella Rosa”, Valorizzazione Confraternite proposta da Federico Contino, Scalinata Piazza San Giacomo proposta da Don Cateno Regalbuto, Servizio di navette da e per il cimitero di Villarosa e Villapriolo nei periodi della ricorrenza dei defunti proposta da Marco Nuci). E sei sono i progetti del 2020, con esito anche qui “ritardato”, del 19 febbraio 2021 (si va dall’acquisto dei beni di prima necessità per lAssociazione “San Vincenzo De Paoli” (ONLUS) al progetto “Impariamo insieme” della Comunità Arcobaleno Società Cooperativa Sociale, dai buoni spesa proposti sempre dal cittadino Marco Nuci, da “la fabbrica delle idee” dell’Associazione Culturale “Rosa Ciotti” al progetto “Dall’uovo al pulcino” dell’APS e SF “Il Bruco” a “Il colore dei suoni” dell’Associazione Culturale Musicale). In entrambi gli anni la spesa impegnata è stata di 15 mila euro.
Calascibetta (4228 abitanti) sembra spendere dai 15 mila ai 20 mila euro all’anno e la peculiarità è che nel 2021 con la democrazia partecipata finanzia ben 15 proposte, a volte con un contributo minimo (300 euro per l’acquisto di faretti a Led per la Chiesa ortodossa), a volte con un po’ di più (2000 euro per l’acquisto del defibrillatore e altri materiali per un’associazione sportiva), passando per supporto ad associazioni, centri anziani, aziende agricole e così via.
Altre curiosità
Niente ancora per il 2022 anche per gli altri Comuni del Libero Consorzio di Enna, ma qui e là alcune curiosità si possono rintracciare. Per esempio qualcosa di strano deve essere successo a Valguarnera Caropepe (7292 abitanti). Da un anno all’altro i voti praticamente si azzerano. Nel 2020 erano stati 974 cittadini a esprimere la propria preferenza, nel 2021 si sono ridotti a 8 (e di queste 8 schede una è stata dichiarata nulla). Succede anche ad Agira (7916 abitanti). Nel 2020 si sono registrati 1083 voti che nel 2021 si sono ridotti a 136 (e c’è da dire che nel 2020 la città è andata a elezioni). Vale pure per Sperlinga (705 abitanti). Qui non si conosce il numero dei votanti degli anni precedenti, ma si sa che nel 2021 hanno votato in 15.
Il “caso” Centuripe (5222 abitanti) è interessante soprattutto per quello che realizza nel 2020 in piena pandemia. «Considerato che, a causa delle continue misure emanate per la limitazione della diffusione del contagio da COVID19, non è stato possibile attivare i procedimenti previsti per l’utilizzo delle somme», il Comune invita tutte le associazioni della città a formare un forum e a presentare una proposta unitaria (che sarà quella di una lotteria collegata alla spesa effettuata presso i negozi centuripini).
Ad Assoro, (4962 abitanti), infine, nel 2021 tutto il processo si chiude a giugno, in grande anticipo rispetto a quanto era accaduto in passato. Ma il motivo non è dei più esaltanti: viene presentata una sola proposta (“Crescere Insieme” delle due cittadine Petronilla Patti ed Emilia Armenio) e si “salta” la fase delle votazioni.
FONTE: www.spendiamolinsieme.it
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