Da Cannes a Taormina, la regista nicosiana Clelia Parisi presenta il docu-film “Le stanze del sogno” – VIDEO

Clelia Parisi Le stanze del sogno
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Ancora una volta la regista nicosiana Clelia Parisi stupisce il suo pubblico con un particolare lavoro che ha varcato i confini d’Italia ed è stato apprezzato anche a Cannes, uno dei festival cinematografici più prestigiosi al mondo.

Lo ha raccontato la stessa Clelia Parisi ai nostri microfoni, con aneddoti inediti riguardanti il suo ultimo lavoro, il docu-film “Le stanze del sogno”.

L’idea nasce dalla scultura “Madre e Figlio” che possiamo ammirare ad Aci Castello, realizzata dall’artista catanese Antonio Santacroce, che Clelia Parisi, affascinata da quest’opera conosce attraverso Giovanni Mangano, produttore del docu-film.

In 15 intensi minuti Clelia Parisi e dopo oltre un anno di lavoro ha saputo raccontare nel suo docu-film le tappe fondamentali della vita dell’artista Antonio Santacroce.

Sempre legata alle sue origini, nella troupe che ha girato questo lavoro, Clelia Parisi ha inserito dei personaggi nicosiani. Lucia Montesano si è occupata delle foto di scena, Salvatore Lo Votrico e Luigi Mancinelli si sono occupati della parte musicale, con testo e arrangiamenti. Michele Barone ha suonato la fisarmonica nella colonna sonora e Massimo Gullotta ha recitato una piccola parte come voce fuori campo.

Clelia Parisi in coppia con la voce di Beppe Manno, ispettore di produzione, la troviamo, inoltre, nella veste inedita di cantante, con il brano originale “Purtami Luntanu”, scritta appositamente per questo lavoro dal maestro Salvatore Lo Votrico.

Tra coloro che hanno partecipato al docu-film, va segnalata senz’altro l’attrice Giovanna Criscuolo che si presta come voce narrante. Gli attori Marco Mazzullo e Giovanni Vitale che interpretano Antonio Santacroce da giovane e da adulto. I testi sono stati curati dalla critica d’arte Laura Petralia, i sottotitoli sono di Patient Moma e Stefania Nobili.

Tra le location utilizzate per girare il docu-film vanno segnalata senz’altro la splendida Donnafugata in provincia di Ragusa ed un’inedita “Catania dell’acqua”, come ha voluto definirla la stessa regista.

Il lavoro nato quasi per gioco e come un regalo all’artista Antonio Santacroce, viene proposto alla produttrice Ermelinda Maturo, che consiglia alla regista Clelia Parisi di presentarlo al Festival di Cannes e solo per un soffio il docu-film non viene presentato in gara. Il lavoro non passa inosservato è il magazine ufficiale Cristopher nello speciale Cannes dedica ben due pagine a “Le stanze del sogno”.

Il viaggio di presentazione di questo docu-film continua e la regista è in attesa di una risposta dal festival di Taormina, ma il docu-film verrà presentato anche in altri contesti e concorsi cinematografici. Dopo il tour nei diversi concorsi, il docu-film “Le stanze del sogno” verrà presentato a Catania e sicuramente anche a Nicosia.

L’attività di Clelia Parisi non si ferma, da due anni e mezzo sta lavorando al suo film “Vita mia”, per questo lavoro è in contatto con la RAI per una co-produzione.


 

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