Crisi idrica. L’ATI Enna risponde ad Assoconsumatori

ATI Enna Cammarata
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Nei momenti di crisi si assiste sempre a tentativi di sciacallaggio mediatico da parte di soggetti in cerca di visibilità. E di sicuro la nota del responsabile di un’associazione di utenti diffusa in queste ore va in questa direzione. Distinguiamo tra gente esasperata e politicanti sotto mentite spoglie”.

È il contenuto di una nota stampa dell’Ati Enna, che replica così alle dichiarazioni del responsabile di Assoconsumatori Enna, che attraverso i social ha diffuso dei dati, ripresi da alcuni organi di informazione, a dir poco inesatti.

Ricordiamo che l’Ati è l’ente che difende i cittadini, che è composto dai sindaci, cioè da istituzioni che immediatamente rispondono ai propri cittadini, di ciò che fanno”, prosegue la nota dell’assemblea.

L’Ati di Enna, oltre a lavorare da anni per ridurre le perdite, tanto da essere l’ente che più di qualunque altro in Italia ha avuto accesso ai fondi del Rect Eu per la manutenzione delle condotte idriche e per i depuratori – sottolinea ancora la nota – è stato anche il primo a muoversi per individuare i pozzi da utilizzare per affrontare l’emergenza, tant’è che i nostri progetti sono stati finanziati immediatamente”.

In riferimento alla questione dei pozzi di Enna non ci risulta affatto che siano fermi, anzi i dati attuali sono che Enna attualmente è servita con 13 litri al secondo dalla diga Ancipa, ma che dal 15 novembre non verrà più servita – aggiunge l’Ati -. Riguardo al tema della tariffa, poi, questa assemblea dei sindaci la sta affrontando in maniera seria per la prima volta dopo 20 anni, riducendo gli sprechi attraverso una campagna di lavori e di opere milionarie sulle condotte idriche”.

E ancora: “Opere milionarie che non si riverseranno in tariffa se non per una minima percentuale, con progettualità sull’abbattimento dei costi energetici, che gravano di oltre il 10 %; e chiedendo l’eliminazione del 31% sugli investimenti. Cosa mai fatta in precedenza né immaginata neppure dai vari Masaniello che intervengono nel dibattito. Il fatto che si cerchi di concentrare l’attenzione su questo tema, mentre stiamo lavorando per fronteggiare una crisi idrica senza precedenti, rende evidente quale sia il vero scopo di queste dichiarazioni. Purtroppo c’è chi lavora per affrontare l’emergenza e chi fa politica, assimilando l’Ati al gestore e facendo confusione sull’intera linea. Suggerirei ai responsabili delle associazioni – conclude l’Ati – di approfondire i temi di cui parlano prima di rendere simili dichiarazioni”.


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