Crisi idrica all’Ancipa: il Movimento per la Difesa dei Territori denuncia criticità e chiede trasparenza

Diga Ancipa 19102024
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In uno scenario sempre più critico per i comuni dipendenti dall’invaso Ancipa, il Movimento per la Difesa dei Territori lancia l’allarme sulla gestione dell’emergenza idrica e avvia una massiccia richiesta di accesso agli atti.

La situazione è drammatica: secondo le stime più recenti, il bacino contiene appena 800.000 metri cubi d’acqua, un dato allarmante considerando che l’ultimo rilevamento ufficiale del 7 ottobre indicava 1,266 milioni di metri cubi, con un consumo giornaliero di circa 25.000 metri cubi. Nonostante l’urgenza della situazione, dalla Cabina di Regia e dall’Autorità di Bacino non giungono risposte.

La criticità è aggravata dal fatto che questi volumi potrebbero essere addirittura sovrastimati a causa dei residui di fondo dell’invaso. Un elemento di particolare preoccupazione riguarda l’utilizzo delle riserve destinate all’ittiofauna, apparentemente senza che sia stato ancora predisposto il trasferimento delle specie ittiche in altri invasi. Inoltre, nonostante i 480.000 metri cubi dovrebbero essere riservati esclusivamente ai comuni privi di fonti alternative, il livello dell’invaso continua a diminuire con lo stesso ritmo, suggerendo che l’erogazione prosegue indistintamente verso tutti i comuni serviti.

In questo contesto di crescente preoccupazione, l’iniziativa guidata dall’ingegnere Fabio Bruno, presidente del MDT, ha presentato tre distinte richieste di accesso civico indirizzate all’Autorità di Bacino della Sicilia, all’ATI Enna e a Siciliacque. Le istanze mirano a ottenere chiarimenti sulla gestione delle risorse idriche e sugli interventi infrastrutturali realizzati nell’ultimo decennio.

Le richieste formali, depositate il 25 ottobre 2024, puntano a ottenere informazioni dettagliate sui livelli di precipitazione, sui volumi dell’invaso, sulla distribuzione idrica e sugli investimenti infrastrutturali dal 2015 al 2024. Particolare attenzione viene posta sulle misure emergenziali adottate per fronteggiare l’attuale crisi idrica, incluse le autorizzazioni straordinarie per l’utilizzo esclusivo dei volumi idrici residui per i comuni “Ancipa dipendenti” e l’impiego dei volumi solitamente riservati all’ittiofauna.

L’associazione richiede specificamente dati mensili sui volumi idrici distribuiti ai diversi settori – compresi quello potabile, agricolo e industriale – nelle varie province servite dal sistema Ancipa. Inoltre, il Movimento per la Difesa dei Territori domanda informazioni complete sugli interventi realizzati e pianificati, sul loro stato di finanziamento, sui costi dei progetti e sui risultati attesi.

L’associazione sottolinea come il servizio idrico costituisca un servizio pubblico essenziale e indifferibile, con il consumo umano prioritario rispetto agli altri usi concorrenti secondo il decreto legislativo 152/2006.

L’iniziativa fa seguito a una precedente richiesta rimasta senza risposta dello scorso 7 agosto, evidenziando l’urgenza crescente della situazione.

Le richieste di trasparenza del MDT giungono in un momento cruciale, mentre la Sicilia ed in particolar modo la provincia di Enna, affrontano sfide crescenti nella gestione delle risorse idriche, con particolare attenzione agli interventi pianificati dalla Cabina di Regia per il sistema Ancipa.


 

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