“Sono immagini allarmanti quelle che giungono dall’ospedale Umberto I di Enna, dove troppe persone sono costrette in piedi, ravvicinate per ore, ogni giorno, per ottenere la somministrazione del vaccino. Assembramenti da centro commerciale, prima del Covid, ma nel frattempo, nel rispetto delle misure anticontagio, le stesse aree commerciali sono rimaste chiuse in zona rossa e, nei fine settimana, in zona arancione”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste.
“È inspiegabile come l’ospedale di Enna, il principale hub vaccinale della provincia, divenga così un potenziale luogo di contagio, – continua il parlamentare – stante la disponibilità di altri spazi liberi e inutilizzati che potrebbero essere dedicati alla campagna vaccinale, senza inficiare le ordinarie attività di quel nosocomio: dal Palatenda di Enna bassa, all’ex Ciss di Pergusa che, sin dalle prime settimane dell’emergenza sanitaria, abbiamo proposto come Covid-center interprovinciale, con richieste in tal senso alla Regione e all’Asp. Il tempo trascorso dall’inizio dell’emergenza sanitaria è stato più che sufficiente per risolvere i problemi di agibilità e fruibilità di qualsiasi struttura alternativa fosse stata individuata: è solo mancata la capacità di programmare e la volontà di fare”.
“In altre città siciliane, sono state dedicate strutture ad hoc, mentre a Enna – denuncia Trentacoste – nessuno ha proposto o offerto alternative che aiutassero a decongestionare l’Umberto I. Neanche l’Amministrazione comunale di Enna, così solerte e ricca d’inventiva durante la campagna elettorale, non ha offerto alcuno spazio. Sono trascorsi otto mesi da quando il presidente della Regione, l’ex assessore regionale alla Salute Razza e la stessa Asp annunciarono, in pompa magna, l’avvio dei lavori all’ex Ciss, mesi in cui quasi nulla è stato fatto: i lavori sono, infatti, ripartiti solo da pochi giorni. Nel frattempo, in altre città e in altre nazioni, sono stati costruiti nuovi padiglioni dedicati alle campagne vaccinali”.
“I cittadini ennesi e dei comuni del comprensorio non possono sottrarsi a questi assembramenti, trattandosi di un ospedale dove gli utenti si recano anche per altri motivi. Considerato che è stata avviata la campagna vaccinale per gli ultraquarantenni, anche senza prenotazione, la situazione potrà solo peggiorare. Mi rivolgo alle autorità preposte perché procedano in tempi celeri a destinare altre strutture, presenti a Enna, alla campagna vaccinale, mettendo al primo posto la sicurezza dei cittadini” – conclude il Senatore.
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