Cosa vedere a Palermo

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Palermo gode di un clima particolarmente favorevole che rende la città visitabile in ogni periodo dell’anno; la città capoluogo della Sicilia può vantare una storia millenaria, con un centro storico gremito di complessi monumentali, quartieri storici, tanti mercati e ottimo cibo.

Scopriamo allora cosa vedere nel maggiore centro urbano dell’isola e di tutta l’Italia insulare, ma prima vediamo come arrivarci, in particolare con una comoda alternativa al treno e all’aereo, ovvero il traghetto, il cui attracco si trova, perdipiù, a pochi passi dal centro. Di navi ce ne sono in partenza dai più importanti porti della terraferma: da Livorno e da Genova sono necessarie venti ore circa di navigazione, da Civitavecchia quattordici ore, mentre i traghetti da Napoli a Palermo percorrono la tratta in dieci ore. Si possono prenotare differenti tipologie di sistemazione a bordo, a seconda delle esigenze (passaggio ponte, poltrona o cabina) e si può viaggiare con veicolo al seguito.

Non si può dire di aver visitato a fondo la città senza aver visto almeno le seguenti attrattive e punti di interesse, dettagliati nel successivo paragrafo:

  • i siti cittadini patrimonio dell’umanità dell’UNESCO (il Palazzo Reale o dei Normanni e la Cappella Palatina, la Cattedrale di Palermo, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti e il Chiostro, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio “La Martorana”, la Chiesa di San Cataldo, il Palazzo della Zisa, il Ponte dell’Ammiraglio).
  • Le piazze e le antiche strade del centro (Via Vittorio Emanuele, Piazza Villena, Piazza Pretoria, Piazza Bologni).
  • I mercati storici (la Vucciria, Ballarò, il Capo).

Cose da vedere assolutamente nel comune di Palermo

A Palermo, il comune capoluogo della Regione Siciliana e dell’omonima città metropolitana, sono assolutamente da vedere i Siti Unesco, le piazze e le strade antiche e i mercati storici.

Siti Unesco

I siti cittadini protetti dall’UNESCO sono tutti imperdibili e sono elencati e descritti di seguito.

Il Palazzo dei Normanni è la più antica residenza reale d’Europa. I cortili, le torri e le diverse sale sono disposte in maniera tale da formare un aggregato a forma di forcella capovolta, i cui due bracci a sud si incrociano con la Cappella Palatina, una delle basiliche più belle al mondo che rappresenta, in stile siculo-normanno, la cappella reale imperiale del palazzo.

La Cattedrale, anche detta Basilica Cattedrale Metropolitana Primaziale della Santa Vergine Maria Assunta, non presenta esclusivamente un’unica facciata, in quanto è dotata di ben quattro prospetti, uno per ogni punto cardinale. Oltre che le tombe imperiali e reali dei Normanni, sono qui custodite, precisamente nella Cappella Reale Senatoriale di Santa Rosalia, le spoglie della patrona palermitana (in urna a reliquiario).

La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con le sue cupole rosse, è un classico esempio dello stile arabo presente in Sicilia. L’architettura è originariamente romanica, risistemata successivamente secondo lo stile arabo-normanno. La costruzione del chiostro risale all’epoca del primitivo monastero.

La Martorana, ovvero la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, presenta diversi stili architettonici (bizantino, normanno e barocco) essendo stata trasformata più volte nel corso dei secoli. I mosaici bizantini, sulla cupola e sulle pareti interne, sono i più antichi della Sicilia.

La Chiesa di San Cataldo, di architettura sia bizantina che arabo-normanna, presenta tre cupole rosse e un paramento murario in arenaria.

Il Palazzo della Zisa venne eretto nel 1165 come dimora estiva reale di Gugliemo I.

Il Ponte dell’Ammiraglio è un ponte ad arco in pietra che attraversa il fiume Oreto, costruito da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II di Sicilia.

Piazze e strade antiche

Le piazze e le strade antiche più importanti del centro storico vengono elencate e descritte di seguito.

Via Vittorio Emanuele (il Cassaro) è la strada più antica e importante della città e si dirama dal varco di Porta Nuova, arco trionfale eretto inizialmente dal viceré Marcantonio Colonna e ricostruito nel 1669 dallo scultore e architetto barocco Gaspare Guercio.

Piazza Villena viene anche chiamata “i Quattro Canti” grazie ai prospetti con stemmi in marmo (reale senatorio e viceregio) che decorano la piazza ottagonale formata dall’incrocio tra Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda. Il crocevia suddivide la città nei quattro quartieri (i cosiddetti mandamenti) Kalsa, La Loggia, Seralcadio e Albergheria.

Piazza Pretoria viene detta anche Piazza della Vergogna a causa del turbamento che i cittadini provarono all’epoca per i nudi artistici che compongono la Fontana Pretoria, installata qui nel 1581.

Piazza Bologni è caratterizzata dal Palazzo Alliata di Villafranca e dal Palazzo Ugo delle Favare, entrambi cinquecenteschi; al centro della piazza c’è la statua in bronzo di Carlo V d’Asburgo.

Mercati storici

I mercati storici di Palermo più caratteristici sono tre.

La Vucciria è un famoso mercato palermitano situato nei pressi del porto; tra i vicoli e le piazzette che ne costituiscono la location sono numerose le bancarelle con carne, pesce, frutta e verdura, spezie; ci sono inoltre tanti venditori di street food tipico locale come polpi bolliti, budella di agnello, frittelle e pesce arrostito.

Ballarò è il più antico mercato alimentare di Palermo, dove si possono trovare i prodotti agroalimentari delle campagne del circondario e cibo da strada come cipolle cotte, verdure lesse, crocché e l’immancabile panino con la milza.

Il Capo, come i precedenti, è un mercato animato dalle urla dei venditori e dai colori dei prodotti esposti e delle bancarelle, ma in questo caso anche di domenica. Non mancano all’interno, sebbene presenti in misura minore rispetto agli altri mercati, bar e taverne dove poter gustar le tipicità enogastronomiche locali a prezzi modici.

 

Foto di Berthold Werner – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=23698101


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