ROMA (ITALPRESS) – “In vista della traslazione nell’ordinamento nazionale del nuovo quadro di regole comunitarie, che hanno l’obiettivo di coniugare la sostenibilità della finanza pubblica con il supporto alla crescita, le esigenze di sviluppo economico e di garanzia dei diritti dei cittadini su tutto il territorio richiedono il bilanciamento con una solida e realistica regolazione dei canali di spesa e di entrata”. Lo ha detto in occasione del Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2023 il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino.
“L’attuale priorità risiede, dunque, nel rendere compatibili la migliore qualità nella composizione delle entrate e delle spese e il graduale rientro del disavanzo, nell’ambito di un piano pluriennale che incoraggi il costante e duraturo aggiustamento dei conti pubblici e ponga il rapporto debito-Pil in una direzione stabilmente in calo, coniugando accortezza fiscale e ritmi di miglioramento economico e sociale più sostenuti”, prosegue.
“La nuova architettura richiederà una prudente ponderazione, volta a potenziare la sorveglianza degli indicatori sensibili con misure diversificate, via via più selettive, che garantiscano favorevoli impatti per famiglie e imprese e ricadute positive sui conti e sulla qualità dei servizi – sottolinea il presidente della Corte dei Conti -. Ciò, con il concorso del sistema delle autonomie, da ridisegnare nel rispetto delle prerogative costituzionali e di salvaguardia di diritti incomprimibili”.
“L’attuale priorità risiede, dunque, nel rendere compatibili la migliore qualità nella composizione delle entrate e delle spese e il graduale rientro del disavanzo, nell’ambito di un piano pluriennale che incoraggi il costante e duraturo aggiustamento dei conti pubblici e ponga il rapporto debito-Pil in una direzione stabilmente in calo, coniugando accortezza fiscale e ritmi di miglioramento economico e sociale più sostenuti”, prosegue.
“La nuova architettura richiederà una prudente ponderazione, volta a potenziare la sorveglianza degli indicatori sensibili con misure diversificate, via via più selettive, che garantiscano favorevoli impatti per famiglie e imprese e ricadute positive sui conti e sulla qualità dei servizi – sottolinea il presidente della Corte dei Conti -. Ciò, con il concorso del sistema delle autonomie, da ridisegnare nel rispetto delle prerogative costituzionali e di salvaguardia di diritti incomprimibili”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
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