Coronavirus a Nicosia. Mary Zingale: “Che fine ha fatto il mio tampone?”

Mary Zingale
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E’ notizia di ieri, sabato 8 agosto, che tutti gli ultimi tamponi analizzati sugli invitati al matrimonio nicosiano sono risultati negativi. Tutti meno due, tra questi infatti manca ancora quello della dottoressa Mary Zingale, vice sindaco di Sperlinga ed operatrice sociale.

Il 30 luglio è stato fatto il primo tampone il cui esito è risultato negativo, il secondo tampone del 5 agosto non ha ancora ricevuto alcun esito e sembra spartito nel nulla, quando tutti gli altri soggetti hanno ricevuto il loro risultato.

La procedura prevede che il tampone viene fatto a Nicosia ed inviato tramite l’Asp di Enna al laboratorio di Catania che poi lo analizza e restituisce l’esito, così come è avvenuta per il centinaio di persone analizzate.

Vorrei capire che fine ha fatto il mio tampone? – è la domanda che si pone giustamente Mary Zingale. – E’ come se fossi agli arresti domiciliari senza aver compito alcun reato. Sono stata privata della mia libertà e non posso nemmeno esercitare la mia funzione pubblica di vice sindaco oltre che la mia professione di operatrice sociale. Da Nicosia e dall’Asp sono partiti diversi solleciti verso Catania, ma le risposte sono state vaghe e ad oggi non ho alcun esito del secondo tampone, sono chiusa in casa con il periodo di quarantena già compiuto”.

Non si comprende quale sia il problema, se i tamponi siano stati persi, scambiati o se diano risultati discordanti. In ogni caso andrebbero semplicemente rifatti, si eviterebbe che due persone siano costrette a stare chiuse in casa private della loro libertà di movimento come se avessero commesso dei reati gravi, chiarezza e trasparenza dovrebbero essere il minimo sindacale in questa delicata vicenda sanitaria.

 

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