Continua il passaggio dei lavoratori dall’Ato Enna Euno alla Srr

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L’1 marzo altri 35 dipendenti della Ato Enna Euno spa in liquidazione sono stati assunti dalla SRR e poi trasferiti ai diversi gestori che hanno avuto affidato seppur in maniera provvisoria il servizio per conto dei Comuni interessati. Il Comune di Nissoria ha messo a disposizione la propria biblioteca comunale e una stanza del municipio che ormai da mesi viene utilizzata come sede operativa della nuova SRR, in attesa di trovare una sede nella città di Enna.

I Comuni interessati sono stati: Nissoria, Leonforte . Sperlinga, Gagliano. Restano ancora da trasferire i dipendenti nei Comuni di Assoro, Villarosa, Aidone, Catenanuova, Cerami, quelli che andranno nella società di scopo Ambiente & Tecnologie srl e nella stessa SRR, che al momento opera con solo due dipendenti. Alla fine resteranno circa trenta unità che saranno avviate al prepensionamento. In totale finora sono stati ricollocati 245 unità mentre rimangono 145 tra ricollocamento e prepensionamento.

Nei Comuni, comunque , la dotazione organica non è stata esaurita , vi sono alcuni che ancora devono richiedere gli impiegati amministrativi. I Comuni sono obbligati a fare queste assunzioni, altrimenti avrebbero dovuto optare per una gestione unitaria provinciale. Il frazionamento del servizio non può comportare l’espulsione dal servizio di quegli impiegati che svolgevano nella sede centrale quei compiti collaterali e complementari che ora sono svolti direttamente dal Comuni e dai rispettivi gestori. I Comuni che si sganciano non dovranno pagare alcunché alla nuova SRR, se non la ripartizione dei costi annuali per la gestione della medesima con un organico essenziale. Il presidente e il cda della SRR non percepiscono compensi , è stata immaginata, pur con tutte le incombenze che la legge attribuisce in materia di rifiuti alla Srr, una struttura molto snella . Per quanto riguarda i dipendenti della società di scopo, questi saranno pagati con i proventi della Discarica e degli altri impianti provinciali.

Siamo, dunque,  alla fine di questo percorso che a causa della tortuosità della legge è iniziato nel 2010 con il varo della legge regionale 9 di riordino degli Ato, legge che ha voluto mettere un diaframma tra le situazioni di criticità finanziarie e di efficienza dei sistemi creati nel passato delle vecchie Ato e il nuovo sistema SRR.

<<Ma proprio ora che siamo alla fine di un lavoro durato un anno e mezzo, dobbiamo superare lo scoglio di quanti ancora ritengono alta la tariffa proposta a 115 Euro a tonnellata. Il presidente con l’esiguo staff a disposizione della SRR si è impegnato a rivedere i conti , secondo un principio di “full costing”, che significa sostanzialmente non seguire la strada del passato di far finta che i costi siano inferiori. A giorni, ancora qualche calcolo da fare per evitare obiezioni, sarà riproposta la tariffa e ancora più importante la richiesta di un anticipo finanziario dei Comuni pari al presunto conferimento mensile in discarica, ciò per permettere l’avvio della società di scopo, Ambiente & Tecnologie srl , se si pensa che solo la fideiussione assicurativa per aprire la discarica costa novantamila euro.>> afferma il presidente Armando Glorioso.

 Sulla tariffa – vorrei aggiungere – che il prezzo è in linea perché quello attualmente pagato in discarica di 103 euro a tonnellata, apparentemente più basso, per la  deroga ai limiti di conferimento data dal Presidente della Regione alle discariche private, perché in Sicilia non ci sono più discariche disponibili>>

 Se si considerano i costi di trasporto , l’usura dei mezzi, gli altri consti indiretti di trasporto alle discariche fuori provincia, la tariffa proposta è perfettamente congrua. Voglio poi ricordare, che in alcune regioni, ma avverrà subito anche in Sicilia , la tariffa sarà fissata dalla Regione e questa sarà fissata ad un costo molto più alto dei costi effettivi, ( come già fatto in alcune regioni a 169 Euro a tonn) , in quanto il prezzo non risponde solo al criterio di copertura dei costi ma anche all’esigenza di penalizzare quei Comuni che non rispettano i limiti minimi di raccolta differenziata. Dunque, tra qualche settimana le polemiche sul costo ritenuto alto della tariffa saranno inutili, come sembrano comunque esserlo anche oggi, in quanto le economie vanno ricercata nel ciclo della differenziata presente.

La circostanza che nella ordinanza n 2 del 28/02/2018 non faccia cenno alla discarica di Cozzo Vuturo va, a mio parere, interpretata che il ritardo nelle decisioni di finanziarne l’apertura da parte dei sindaci e dei Comuni sta facendo riflettere la Regione sulla nostra reale capacità di autogestione. Sarebbe veramente un altro “grande scippo” per la nostra provincia con la perdita di ulteriori posti di lavoro e opportunità di sviluppo se la Regione decidesse di affidarne la gestione ad un privato o altro soggetto pubblico regionale.

Conclude il presidente della Srr

<<Mi auguro che i sindaci mettendo da parte , magliette e magliettine,  colmino questo vuoto politico che impedisce alla nostra provincia di esprimere una strategia e un progetto condiviso, che la rende debole e incapace agli occhi di tutta la Sicilia. >>

 

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