Confesercenti Enna ha incontrato il deputato Andrea Giarrizzo, vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, per fare con lui il punto della situazione sull’economia ennese nel post pandemia. “Il nostro territorio era in crisi ben prima dell’avvento del Covid – ha esordito Salvatore Manuella, presidente provinciale Confesercenti – Tra le criticità che più ci preoccupano lo spopolamento inesorabile del territorio, sotto gli occhi di tutti. E la consequenziale chiusura delle imprese commerciali, basta andare nei centri storici dei nostri comuni per vedere quante saracinesche abbassate vi sono. Ma ancora il trasferimento delle sedi di enti pubblici importanti per accorparli ad altre realtà territoriali più grosse. Si veda la Camera di Commercio, l’Inail o l’Enel per ultima”.
Dall’incontro è chiaramente emerso un quadro a tinte fosche per l’economia del territorio ennese gravato ulteriormente dalla pandemia, si pensi al colpo basso ricevuto dalle imprese commerciali presenti nei comuni lungamente “zona rossa” – si veda Centuripe, Troina, Valguarnera, Aidone e notizia di questi giorni Piazza Armerina – di nuovo chiusi mentre l’Italia, tutta bianca, riparte. Per loro servirebbe certamente un’attenzione particolare. Le imprese, in questi lunghi mesi hanno dilapidato i risparmi aziendali e oggi hanno grossi problemi di liquidità mentre le banche purtroppo non rispondono ai loro bisogni reali.
L’onorevole Giarrizzo, facendosene portavoce alla Camera, ha preso l’impegno di riunirsi con il direttivo provinciale di Confesercenti Enna, con cadenza trimestrale, per monitorare lo stato di salute dell’economia ennese, spiega il presidente provinciale di Confesercenti Saltatore Manuella.
“Ho sempre ritenuto fondamentale – dice il vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera Andrea Giarrizzo – lavorare in sinergia con le realtà attive sul territorio, quale è ad esempio Confesercenti. Lungo questa scia, insieme alla collega deputata Roberta Alaimo, stiamo portando avanti il progetto: Giovani, Rilancio e Sviluppo. Un insieme di azioni a cui abbiamo lavorato a lungo e stiamo continuando a lavorare, frutto anche di proficui incontri e scambi di vedute sia con le associazioni di categoria, che con realtà imprenditoriali e sociali italiane, volte a far ripartire il nostro Paese e al contrasto dello spopolamento che ha colpito duramente, in particolare, tantissimi centri e comuni del Sud Italia e del centro Sicilia”.
“Dalle agevolazioni fiscali per i lavoratori rimpatriati e i cervelli in fuga, – va avanti Giarrizzo – a quelle per i docenti universitari e i ricercatori italiani che si trovano all’estero e che intendono rientrare in Italia; dalla formazione destinata in particolare all’autoimprenditorialità, alla valorizzazione di modelli virtuosi di comunità educanti che siano da ponte tra le scuole e le professioni anche artigiane; al southworking, che permette a giovani e meno giovani che si sono trovati a dover emigrare per questioni lavorative, di ritornare finalmente nei comuni di residenza del Sud Italia e condurre il proprio lavoro a distanza, consentendo al contempo anche il rilancio dell’economia di quei territori. Queste sono alcune delle misure che abbiamo predisposto per poter così riprogettare al meglio il futuro del nostro Paese”.
“Intanto, anche per quanto concerne aiuti economici per gli enti locali e le attività produttive dei territori che sono stati recentemente dichiarati zone rosse in provincia di Enna, ho chiesto l’intervento urgente della Regione” – conclude Giarrizzo.
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