Circolo PD di Nicosia e Villadoro e gruppi consiliari di Liberi e Uniti e Forza Italia: “Un’amministrazione che tira a campare e le furbe equidistanze”

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Si può affermare con certezza che in questo momento a Nicosia è in atto una crisi politico-amministrativa profonda e di difficile soluzione, in quanto l’unico atto, che porterebbe un governo locale efficace e all’altezza del compito, sarebbero le dimissioni irrevocabili del Sindaco e della sua Giunta, ormai arrivati al capolinea, ma intestarditi a mantenere le loro posizioni di potere”. Affermano in una nota il Circolo PD di Nicosia e Villadoro e i gruppi consiliari Liberi e Uniti e Forza Italia.

La crisi amministrativa ufficialmente risale al 22 febbraio scorso, con la elezione, in contrasto con la volontà del Sindaco, a Presidente del Consiglio Comunale della dottoressa Letizia D’Amico da parte di una nuova maggioranza consiliare, che è nata in opposizione alla scarsa capacità amministrativa e alla mancanza di visione futura dell’Amministrazione eletta nel 2020”. Continuano nella loro nota gli esponenti politici d’opposizione.

La elezione di un Presidente del Consiglio Comunale non gradito ha provocato le immediate e istintive dimissioni del Sindaco, il quale poi, però, le ha ritirate, senza  aver attuato un’attenta elaborazione politica.

Ma già alle elezioni regionale del settembre 2022 la crisi della giunta e la sua confusa direzione si erano palesate con le candidature contrapposte di due assessori, uno dei quali la Vicesindaca, voluta dal Sindaco, e con i loro conseguenti flop elettorali.

La nuova maggioranza consiliare, formata da nove consiglieri, spesso si è dovuta imbattere nelle reazioni scomposte e per nulla dialoganti del Sindaco. Durante il Consiglio del 27 luglio scorso  ha perduto la calma e se l’è presa con tutti, anche col funzionario di ragioneria, solo perché era stato approvato un emendamento al bilancio, col quale si è ridotta l’IMU sulla seconda casa dal 9,10 al 8,85 per mille, con un risparmio per i cittadini di circa 60 mila euro. E’ stato solo un piccolo segnale, in quanto non si è potuto fare di più per mantenere l’equilibrio finanziario del Comune. Il Sindaco l’ha definita una presa in giro, dimenticando, però, che proprio lui, appena insediatosi, ha aumentato l’IMU dal 7 al 9,10 per mille, facendo pagare, durante la sua amministrazione, oltre 3 milioni in più di tasse  a famiglie e imprese.

La nuova maggioranza consiliare ha approvato il bilancio 2023 e approverà tutti gli atti necessari per poter utilizzare i finanziamenti del PNRR e quelli eventuali di provenienza nazionale e regionale. Ha intrapreso una efficace battaglia, la quale, unitamente ad associazioni e a tanti  cittadini,  ha costretto il Sindaco e la Giunta a recedere dalla sottoscrizione del protocollo di collaborazione con l’esercito italiano per la realizzazione del mega hub militare nel territorio di Sperlinga e Gangi. Anche questa volta il comune di Nicosia ha perduto il suo ruolo di leader dell’area madonita-nebroidea per promuovere un progetto di sviluppo sostenibile, andando dietro al comune di Sperlinga che aveva trovato il suo modello di rinascita in una massiccia presenza militare.  La nuova maggioranza consiliare, però, non può governare i processi di sviluppo se non c’è a monte una amministrazione propositiva, che lavora ogni giorno a pieno regime e capace di affrontare con competenza le problematiche del nostro territorio. Per questo motivo non è condivisibile l’affermazione del circolo locale di Fratelli d’Italia, che attribuisce a beghe politiche l’attuale paralisi amministrativa. Chiediamo, infatti, ai dirigenti nicosiani di FDI quale è la loro posizione nei confronti dell’attuale Amministrazione, considerato anche che tra i loro esponenti vi è un  Assessore di peso e un consigliere comunale, che sostiene  la Giunta Bonelli”.

Infine, il Circolo PD e i gruppi consiliari di Liberi e Uniti e Forza Italia concludono la loro nota: “Una Giunta comunale che, ormai, tira a campare, trascurando i problemi della grande viabilità, di quella rurale e secondaria,  dello spopolamento, della fuga dei giovani , del mal funzionamento dei servizi sociali e  mancando di iniziative per chiedere la riapertura degli uffici giudiziari, chiusi nel 2013. Per quanto riguarda il completamento della Nord-Sud e la realizzazione dei lotti C, dalle risposte dell’ANAS all’interrogazione dell’On Anthony Barbagallo, componente della commissione trasporti della Camera, e alle richieste dell’On. Stefania Marino,  emerge chiaramente che si sta correndo il rischio di ritornare indietro di  16 anni, quando per la prima volta iniziò l’iter progettuale di questo tratto della strada, che dovrà unire con un’arteria moderna e veloce Nicosia a Leonforte e allo svincolo di Mulinello dell’A19. La responsabilità della perdita di tutto questo tempo è sicuramente del Governo Crocetta che nel 2014-15, con il silenzio delle Amministrazioni locali,  definanziò il lotto C1, poco prima di indire la gara per la esecuzione dei lavori. Ma una responsabilità deve essere attribuita al sottosegretario Cancelleri, che con la complicità della amministrazione di Nicosia, escluse la possibilità di rifinanziare il lotto C1, col progetto già definitivo dal 2012, per propinarci nel 2021 delle ipotesi alternative che non hanno nessuna valenza progettuale e che oggi  rifarebbero iniziare daccapo l’iter realizzativo dell’opera.

In questo momento l’ANAS sta ripartendo con una nuova fase progettuale, ma sta a tutti noi, per guadagnare il tempo perduto, sostenere il finanziamento del progetto del lotto C1,  già approvato  nel 2012 e inserito dagli Assessori regionali Marco Falcone e Alessandro Aricò tra le priorità della Regione,  per andare magari ad una nuova fase progettuale, la più avanzata possibile, per i lotti C2 e C3 fino a Mulinello”.


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