Chi è il pilota siciliano Gabriele Minì, promessa dell’automobilismo

Gabriele Mini
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Il mondo dell’automobilismo italiano ha da poco scoperto una nuova promessa. Si tratta del siciliano Gabriele Minì, attualmente impegnato in Formula 3 con il team Hitech Pulse-Eight. Nato a Palermo, si tratta di un classe 2005 che negli ultimi anni ha praticamente bruciato le tappe, tanto che nel 2018 viene seguito dallo stesso manager di Charles Leclerc, che prima di altri ne ha intuito le potenzialità. La carrierà di Minì è iniziata sui kart, dove ha vinto 2 volte il campionato italiano categoria 60 mini, per poi aggiudicarsi anche il campionato WSK Super Master nella classe 60 mini e nella classe OKJ. Nel 2019 il giovane pilota è arrivato secondo al campionato europeo categoria OK, dopodiché è approdato alla Formula 4 con il team Prema, con risultati inizialmente alterni, arrivando comunque a eccellere nel campionato italiano: un record assoluto, all’età di soli 15 anni.

A inizio 2021 i tempi erano dunque maturi per la Formula Regional. La prima esperienza nel campionato europeo si è conclusa con un settimo posto. Nell’inverno del 2022 Minì ha preso parte alla Formula Regional asiatica e nonostante sia stato costretto a disertare 3 gare è riuscito a chiudere al quarto posto in classifica generale. La seconda stagione nella Formula 3 europea regionale, per conto dell’ART Grand Prix, lo ha visto arrivare invece secondo alle spalle del solo Dino Beganovic. Già a settembre aveva partecipato ai test del campionato a Jerez con il team Hitech, per poi essere scelto per la stagione della Formula 3 vera e propria.

Il ragazzo ha da subito dimostrato un certo talento, al punto da ottenere la pole position nella prima qualifica della stagione. A Melbourne ha ottenuto il suo primo podio arrivando terzo in gara due e a Montecarlo ha strappato un’altra pole position che gli è valsa la prima vittoria. Nel Red Bull Ring, invece, è arrivato secondo dietro a Paul Aron.

All’inizio del 2023 Minì ha corso anche in Medio Oriente, sempre con il team Hitech Grand Prix, partecipando ai primi 2 round della Formula Regional Middle East. Non è detto che per vedere Gabriele all’opera tra i grandi debba passare chissà quanto tempo. Da febbraio, infatti, Minì fa parte dell’Academy del team Alpine F1 per diventare uno degli 8 piloti dell’ampia line-up della squadra transalpina. I vantaggi sono considerevoli: tutti i piloti dell’Academy possono beneficiare di strutture all’avanguardia ad Enstone e godono di un programma di sviluppo personalizzato, volto a velocizzare la loro ascesa. Insomma, tra qualche anno Minì potrebbe già ritrovarsi a correre in mezzo ai grandi.

Da molto tempo, ormai, la Formula 1 fatica a produrre piloti italiani in grado di distinguersi ad alti livelli. Anche stando alle scommesse sulla F1, appare evidente che siano ancora i soliti noti ad avere il vento a favore: Verstappen, Hamilton, Alonso. Capitolo a parte meriterebbe il discorso sulla Ferrari, che da anni sta raccogliendo cocenti delusioni, illudendosi spesso di poter tornare alla ribalta. Chissà che non possa essere proprio Gabriele Minì il pilota del futuro, colui che riporterà in alto il tricolore nell’automobilismo professionistico…


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