Cerimonia del ventaglio all’Ars, Miccichè “bacchetta” i dirigenti della Regione

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PALERMO (ITALPRESS) – Una cerimonia sobria con un ventaglio che raffigura Santa Rosalia, patrona di Palermo che ha liberato Palermo dalla peste. Una metafora e un augurio per liberare la Sicilia e l’Italia dal Coronavirus. Con un timore: che lo sblocco dei licenziamenti possa appensantire la situazione economica, già difficile della Sicilia. “Le associazioni – ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – hanno decuplicato l’attività in aiuto alla povertà. Questo è un dato preoccupantissimo. E il dato più preoccupante è quello sulla nuova povertà. Una nuova povertà che ha una influenza immensa dal punto di vista psicologico. Gente non abituata ad essere povera”. Il parlamento siciliano ha approvato pochi giorni fa un Ddl sulla povertà e l’inclusione sociale. “E’ necessario – ha aggiunto Miccichè – che si faccia fronte comune su questa situazione e che si inizino a denunciare comportamente che vanno contro il contrasto alla povertà. Non posso fare altro che denunciare la struttura amministrativa della Regione. Non c’è da parte della struttura amministrativa nessuna volontà di aiutare la Sicilia. Ogni ‘no’ che dicono sono dieci licenziamenti che avvengono. Cercano continuamente il pelo nell’uovo per evitare di dire sì. Io non credo che una terra possa vivere in questa maniera, ovvero che devono dire ‘no’ perchè se dicono ‘sì’ li indagano”. L’amministrazione che dice sempre “no”, che blocca tutto è finita così nel mirino del presidente dell’Assemblea che ha anche lanciato un appello alla stampa per sensibilizzare sul tema. “I dirigenti della Regione – ha ribadito Miccichè – hanno un peso enorme. Vi dico una mia convinzione e nessuno mi ha finora fatto cambiare idea. La legge dice che una percentuale della dirigenza può venire dall’esterno. Le regioni sono piene di questi casi. Tranne che in Sicilia. Perché? I dirigenti siciliani convincono il presidente della Regione che non è possibile. Perché sono loro il problema. C’è una responsabilità politica in questo, ma forse è il momento di discutere. Io cambierei la legge Bassanini perché il politico fa una valutazione reale delle cose. Se non dice mai “sì”, poi non lo vota più nessuno”. Quindi il presidente dell’Ars fa un passaggio sulla legislatura. “Le leggi devono uscire dalle commissioni senza dubbi – ha concluso Miccichè – i dubbi devono essere politici. In aula si discuta di questi dubbi, ma non possono esserci dubbi come è avvenuto in questa legislatura fin troppe volte. La percentuale degli articoli impugnati dell’8,3% lo scorso anno, questo anno è stato del 6,4% ci stiamo avvicinando verso quella percentuale minima che è il 5%, meno ritengo sia impossibile. Comunque è una cifra considerata irrisoria rispetto alle altre regioni che hanno impugnative più importanti rispetto alla nostra Assemblea”.  Il ventaglio è stato consegnato oggi da Giovanni Ciancimino, presidente della Stampa parlamentare che ha annunciato anche di lasciare l’incarico. Riporta l’immagine di Santa Rosalia tratta da un’opera del XVII secolo intitolata “Santa Rosalia entro una ghirlanda di fiori” di un ignoto pittore fiammingo-novellesco. “Si tratta di una delle opere più innovative che abbiano come soggetto la patrona di Palermo – ha spiegato Patrizia Monterosso, presidente della Fondazione Federico II che ha collaborato alla realizzazione del ventaglio – è stata l’immagina portante della mostra Rosalia Eris in peste patrona, organizzata dalla Fondazione nel 2018”.

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